ALBUM DEL GIORNO: Parkway Drive – Atlas
Si annovera sicuramente tra le uscite più interessanti del 2012 il quarto album in studio della band metalcore australiana Parkway Drive dal titolo “Atlas”.
E’ raro infatti, nell’attuale panorama metalcore, trovare una band che sappia come gestire e fondere insieme rabbia e melodia, senza incappare nei clichè tipici del genere, come growl indistinguibili seguiti da intermezzi di clean vocals campati in aria.
La band australiana, riesce invece a mantenere una grande coerenza di fondo, non tenta di accaparrarsi le grandi fette di mercato; anche qui troviamo spesso intermezzi di voci pulite che vanno a placare un po’ la violenza della canzone, senza però snaturare l’essenza stessa di quest’ultima.
L’evoluzione musicale della band rispetto ai precedenti lavori (“Killing with a Smile” del 2005,”Horizons” del 2007,”Deep Blue” del 2010) è evidentissima. Hanno attinto molto dalla scuola svedese ( Arch Enemye Nightrage in primis), reinterpretandola alla loro maniera: il risultato è un lavoro molto personale, difficile da etichettare in un sottogenere già noto.
Un album che strizza un occhio anche ai metalhead dai gusti più classici. Un mix di tracce veloci e dirette, spesso con intro acustici (vedi la prima traccia “Sparks”), con riff potenti di scuola djent-metal come nel caso di “Old Ghosts/New Regrets” e vere e proprie Hit come la superba “Wild Eyes”, basata interamente su veri e propri cori da stadio, che , messa al volume giusto,ci porta tra le prime file di un live dei Parway Drive.
L’immancabile ballad è la title track “Atlas”, malinconica e rabbiosa allo stesso tempo. Non è mai sdolcinata e contrappone sapientemente le due chitarre acustiche di Jeff Ling e Luke Kilpatrick al violento growl del vocalist Winston McCall, il tutto in una malgama di archi e tastiere che la rendono unica nel suo genere.
Link Utili: Sito Ufficiale Della Band
Tracklist:
- Sparks – 2:18
- Old Ghost/New Regrets – 2:50
- Dream Run – 4:09
- Wild Eyes – 4:19
- Dark Days – 4:05
- The River – 5:27
- Swing – 3:32
- The Slow Surrender – 4:14
- Atlas – 4:09
- Sleight of Hand – 4:27
- Snake Oil and Holy Water – 2:49
- Blue and the Grey – 5:47
Formazione
- Winston McCall – voce
- Jeff Ling – Chitarra solista
- Luke Kilpatrick – chitarra ritmica
- Jia O’Connor – basso
- Ben Gordon – batteria