FILM DEL GIORNO: Lo Hobbit, la Desolazione di Smaug
Sicuramente qualche purista indiscusso delle avventure narrate da Tolkien mi ucciderà dopo quest’articolo, ma è per me impossibile non dare spazio al nuovo film di Peter jackson, che , ormai da quasi quindici anni ci regala capolavori a mio parere indiscussi.
“Lo Hobbit – la desolazione di Smaug” è il secondo capitolo della saga dedicata a quello che è in tutto e per tutto il prequel de “Il signore degli anelli”.La trilogia in questione ha visto sin da subito pareri discordanti da parte dei fan e della critica: il regista Peter Jackson infatti è stato accusato di aver dato alla storia un aria troppo fiabesca, magari adatta ad un pubblico più giovane, cosa che a mio parere ha perfettamente senso dato il carattere più leggero e meno impegnativo del libro da cui è tratta.
Altra critica mossa al film è stata la scelta (vuoi per obblighi di mercato, vuoi per rendere più giustizia alla trama) di dividere l’intera opera in ben 3 parti, cosa che ha portato ad aggiungere alcuni particolari che non sono presenti nel libro, suscitando le ire di molti “fans” che evidentemente sono soliti alzarsi ogni domenica per andare a recitare il “Silmarillion” in qualche congrega Tolkeniana.
Io la vedo in questo modo: quando un libro di questo calibro viene riportato su pellicola, è bello aspettarsi in primis che sia fedele alla trama, meglio ancora poi però vedere quest’ultima reinterpretata secondo quella che è l’aspettativa odierna; per questo motivo il nostro amato Peter ha deciso di aggiungere alla storia di Bilbo e Gandalf un vero e proprio sfondo che funge da preludio all’ascesa di Sauron nella Terra di mezzo.
L’aggiunta poi di personaggi non presenti o morti all’interno del libro, si veda l’elfa Tauriel e l’orco Azog (nel libro morto in una battaglia antecedente alla storia riportata), non è un valido motivo per renderlo un cattivo film e per mettere alla berlina chi lo ha creato, in quanto si rivelano particolari non influenti ai fini della storia.
Dopo una prima parte di “giustificazioni” all’opera di Jackson, mi sembra d’obbligo spendere due parole per rendere giustizia al gran lavoro fatto da quest’ultimo e dal cast, un cast appunto senza difetti, a partire dalla magistrale interpretazione di Martin Freeman nei panni di Bilbo , l’ormai collaudato Ian McKellen nei panni (per la quinta volta) di Gandalf e l’ottimo Richard Armitage in quelli di Thorin Oakshield.
Il resto vi invito a scoprirlo da soli. Un film piacevole e poco impegnativo per tutti, grandi e piccini, capace di proiettarvi nel proprio universo ricco di draghi, nani, maghi e tantissime avventure!