RECENSIONE: Unkind – Pelon Juuret by Salvo
Ritornano sulle scene, a due anni di distanza del precedente “Harhakuvat “, i finlandesi Unkind con questo nuovo Pelon Juuret. Dopo anni di carriera condita da split e full i Nostri arrivano addirittura al settimo lavoro, il secondo pubblicato dalla sempiterna Relapse Records. I ragazzi di Helsinki e Tampere ci consegnano 8 brani di moderno crust/d-beat condito da atmosfere lugubri e oscure. Influnzati da band come Tragedy, From Ashes Rise, Converge e prendendo spunto dai cosìdetti “suoni post” dei Neurosis riescono a creare un album godibile, che si lascia ascoltare senza creare noie o altro. Personalmente ho apprezzato i momenti in cui la band spinge sull’acceleratore mentre nelle parti più lente sento che qualcosa deve ancora maturare, soprattutto per alcune soluzioni troppo simili tra di loro. A farla da padrone è il muro apocalittico creato grazie alla perfetta sincronia degli strumenti, vero punto di forza del prodotto.
Sia chiaro, è roba che è stata ascoltata per anni e anni. In questi campi o la fai bene o rischi veramente di arrivare a livelli insufficienti. Gli Unkind sono riusciti nel primo intento. I cultori di certe sonorità non avranno problemi a promuovere il disco. Una nota di merito va anche al bellissimo artwork, molto in linea con l’atmosfera e le tematiche del gruppo.
Link utili: Bandcamp
Voto: (6,5 / 10)
Tracklist:
- Pelon Juuret
- Vihan Lapset
- Valtakunta
- Viallinen
- Olemisen Pelko
- Laki
- Kehtoon Tapetut
- Saatookoti
Formazione:
Tommi, Guitar & Voc
Marko, Bass & Voc
Saku, Drums
Tumppi, Guitar
Pekka, Sound and confusion