LIVE REPORT: Ministri @ Live Club, 13/12/2013 by Mary Ministrica
Il 2013 è stato l’anno dei Ministri: sold out in quasi tutte le date di un tour che ha visto 50 concerti in 6 mesi, apertosi a Marzo. Un debutto nella top ten degli album più venduti in Italia. I Ministri, trio di Milano, sono diventati una delle band più quotate nel circuito italiano. Ricordo ancora i primi concerti quando riuscivo a stare attaccata alla transenna e dietro di me una cinquantina di persone al massimo. I tempi in cui tornavo a casa con i lividi e le braccia indolenzite dal pogo e mio fratello che mi prendeva al volo mentre mi spingevano qua e là.
Li ho visti crescere, cambiare, dare il massimo, a volte mi hanno anche deluso, ma li ho visti diventare grandi. E grandi li ho visti venerdì 13 Dicembre al Live Club di Trezzo sull’Adda. Un Live stracolmo di gente che l’unica espressione che ti viene guardandolo è “Uauh!!”. Non è stato un concerto: è stata una riunione di famiglia. Si respirava affetto, stima, energia e, tecnicamente parlando, è stato un Signor concerto. E dopo tanto ho lasciato la mia posizione laterale da vecchietta che mi sono conquistata in quest’ultimo anno e mi sono di nuovo buttata nel pogo perché non si è mai abbastanza grandi e acciaccati per rinunciare a pogare ad un concerto dei Ministri.
Da vecchia fan ho apprezzato la nuova scaletta di queste ultime sette date iniziate il 16 Novembre al Newage di Roncade. I Ministri hanno rispolverato vecchi pezzi e portato sul palco gran parte dei brani più significativi della loro carriera, da La Mia Giornata Che Tace a la Ballata passando per il Futuro, fino ai pezzi più amati dell’ultimo album. I Ministri intercettano la quotidianità e la studiano nei minimi particolari con il loro approccio socio-politico velato e mai schierato, colorando le invettive di impulsi romantici e voli emotivi. Grunge e garage pop in canzoni che vivono in un rock più classico e intransigente, destreggiandosi su strutture basilari di strofa e ritornello, ma immerse in una prorompente vitalità chitarristica che celebra il connubio tra intensità vocale e grande melodia (Autelitano è una delle voci rock più interessanti nel panorama italiano). Aggiungerei che la ciliegina sulla torta rimane sempre la grande quantità di sudore regalata dal Fede. Personalmente, invece, rimango ogni volta affascinata dagli stage diving di Autelitano, e noi vecchi fan sappiamo che quando partono le prime note di Il bel canto dobbiamo essere pronti al tuffo di testa di Divi. E poi, si vede poco ma si sente molto e senza di lui non sarebbero i Ministri, c’è Michelino che regala emozioni uniche con la sua batteria.
Per un passato migliore, l’ultimo disco uscito a marzo per Godzillamarket/Warner, ha raccolto l’entusiasmo della critica e del pubblico che, ormai numerosissimo, li segue in giro per l’Italia, grazie ad uno dei migliori spettacoli rock in circolazione. Dopo un’estate di fuoco a macinare chilometri in giro per tutta l’Italia, i Ministri stanno concludendo il tour di “Per un passato migliore” (ultima data è prevista per questo venerdì 20 Dicembre all’Hiroshima di Torino). Inoltre al banchetto del merchandising in queste date è possibile trovare un’edizione limitatissima in vinile del disco.
Ciò che rende vincitori i Ministri in questo 2013 è l’onestà con cui si mostrano al pubblico. Cantare un disagio comune, mai anacronistico, della nostra società. Metterci la faccia prendendo una posizione netta. Essere una famiglia prima che un gruppo. Ciò che lega Federico, Davide, Michele ed Effe (peraltro suo ultimo tour con i Ministri) é un filo percettibile solo da sotto il palco. Un saluto caloroso quello di Divi, un addio affettuoso quello a Effe Punto, e un arrivederci lungo quanto lo stage diving alla fine di Abituarsi.
E, alla fine di un concerto così, mi viene solo da dire “vi voglio bene Ministri. La vostra Mary Ministrica”.