ALBUM DEL GIORNO: AA.VV. / Whom The Moon A Nightsong Sings
Voi mi conoscete: sapete che parlerei per ore ed ore di ogni sfaccettatura, di ogni nota, di ogni scelta vocale, di ogni accordo e via dicendo presente negli album che scelgo. E sapete anche che è un periodo un po’ indaffarato per me e non posso star li a buttar giù elucubrazioni troppo massicce. Ma per quanto riguarda l’album di cui sto per parlare (purtroppo) in termini brevi la cosa risulta davvero una tortura. Non lasciamoci però prendere subito dal rimorso di queste catene dovute al poco tempo a mia disposizione in questo freddo dicembre, e andiamo invece a presentare un compendio di fenomeni, una squadra imbattibile, un esercito di mostri sacri di quel meraviglioso mondo che è il neofolk e tutto ciò che vi ruota attorno.
Whom The Moon A Nightsong Sings è una raccolta della Prophecy (ovviamente, mi permetto di dire, visto che la casa discografica tedesca ci ha sempre regalato tantissime uscite meravigliose ed importantissime che toccano un panorama vastissimo) datata 2010, nella quale viene presentato il meglio del meglio presente nelle sue file. E’ proprio questa la famosa raccolta nella quale, se vi ricordate, si ripresentò in studio il progetto Vàli, con due contributi all’album di un solo minuto ciascuno, ma che possono benissimo atterrare come un montante allo stomaco una qualsiasi delle lunghe suite che incontriamo all’interno del percorso favoloso ed evocativo che l’album propina: dal dark ambient di band come gli Empyrium (anch’essi inattivi da alcuni anni e rispolverati in grande stile grazie a questa raccolta, con la loro traccia che, unica in tutto il contesto, osa utilizzare la chitarra elettrica) e Syven, all’ambient più classico e sognante di Nest, Les Discrets (con le loro influenze post-rock), Ainulindalë (che si discostano questa volta dal classico folk apocalittico che li contraddistingue con una ballata in punta di violino malinconica e struggente), Dornenreich, Nhor (sempre al meglio con il suo classico pianoforte grondante ambient) passando per il folk più classico ed inconfondibile di Nebelung, October Falls, Musk Ox, Neun Welten, il dark folk degli Ulver (qui in veste oscuramente folk, cosa che non stupisce vista la poliedricità della band) e dei sempre apprezzati Lönndom. E ce ne sono altri ancora che non ho elencato, per cento minuti di inebrianti esperienze extrasensoriali, che toccano l’anima e i sensi grazie alle pietruzze ambient e dark, ed accarezzano i timpani grazie alle vagonate di arpeggi dell’esercito acustico che la grande scuderia della Prophecy non ha paura di schierare a difesa di un genere che si dimostra, grazie a questo baluardo definitivo, forte, incisivo e dominante; una dimostrazione di potere meravigliosa, emozionante e carismatica, la prova definitiva che la scena folk, dark ambient, ambient e via dicendo è viva e prolifica, e che, se volesse, è pronta a fare il culo a tutte le major esistenti sulla faccia della terra.
Per completare il quadro, vi dirò che la copertina dell’album è stata disegnata da Fursy Teyssier, anima dei Les Discrets (che partecipano con due pezzi alla raccolta) e che, ovviamente, questo compendio indispensabile del folk moderno può essere acquistato in una bellissima edizione a cofanetto con doppio cd nel link che vi metterò qui sotto.
Ora capirete il mio disagio a terminare qui l’articolo: chi ha le mani in pasta in questo genere musicale ed abbia letto la sfilza di nomi qua sopra si sarà già bagnato le mutande e starà collassando dal piacere mentre fa partire nel suo impianto stereo questa raccolta straordinaria. Ed io, che di tempo ne ho poco, concludo lapidariamente con una frase delle mie: niente è più bello di una raccolta fatta con l’intento di inneggiare alla natura con quello che per gli artisti suona come uno scherzo musicalmente, ma che per l’ascoltatore (o il recensore in questo caso) resta un viaggio in prima classe verso mondi totalmente oltre il nostro. Come note aliene che ci rapiscono e che, finendo, ci lasciano il rimorso del ritorno e la voglia di ripartire.
Link Utili: Sito della Prophecy / Pagina per ordinare una copia della raccolta
Tracklist
CD 1
- Vàli – Hoestmelankoli
- Empyrium – The Days Before The Fall
- Nest – Summer Storm (Acoustic)
- Nebelung – Ich Würd Es Hören
- October Falls – Viima
- Ainulindalë – A Year Of Silence
- Les Discrets – 5 Montee Des Epies
- Les Discrets – Apres L’Ombre
- Musk Ox – Solstice
- Havnatt – Dagen Og Natta
- Dornenreich – Dem Wind Geboren
- Vàli – Haredans I Fjellheimen
CD 2
- Nhor – Upon The Wind Its Wings Beat Sorrow Into The Stars
- Ulver – Synen
- Neun Welten – Pan
- Tenhi – Kausienrata
- Bauda – Ocaso (Acoustic)
- Orplid – Stille (Demo)
- Nucleus Torn – Krähenkönigin III
- Lönndom – Språnget Ur Ursprunget
- Syven – How Fare The Gods?