RECENSIONE: Dementia Senex – Heartworm EP
Il progetto Dementia Senex vive la sua fase embrionale nel periodo tra il 2008 e il 2011, nel quale la band cerca di ottenere una line up stabile ed un genere da proporre alle masse. Se il primo obiettivo viene raggiunto, non si può dire la stessa cosa del secondo, anche se questo non è affatto un male.
La band comincia a suonare in diversi live show, accattivandosi immediatamente il pubblico e scalando ben presto il successo, fino ad arrivare a fiancheggiare esponenti della scena metal contemporanea italiana e non solo come Ulcerate, Mouth Of The Architect, Eryn Non Dae, Lento, Hierophant, Svart Crown, Fleshgod Apocalypse, Fuck The Facts, Nero Di Marte, Sunpocrisy e The Modern Age Slavery. Nel frattempo costruiscono il loro sound, che come anticipato precedentemente non ha una sua forma ben precisa, ma è più una commistione di diverse influenze che, comunque sia, risulta molto accattivante e che necessita di una buona dose di bravura tecnica per essere eseguita correttamente e per non risultare stucchevole.
Il primo parto di questo gruppo di ragazzi miei conterranei (vengono da Cesena, Emilia Romagna) è questo “Heartworm”, EP uscito nell’aprile di quest’anno per l’etichetta americana The Path Less Traveled Records. Questo esordio discografico è composto da sole tre tracce, che riescono però tranquillamente ad inquadrare appieno lo stile, le influenze e la bravura tecnica di un gruppo che, come si evince dall’ascolto, si è già abbondantemente fatto le ossa nel suo campo.
Le influenze sono molteplici e spaziano dal doom al death metal, non disdegnando qualcosa di ambient metal e di più moderno post core. Basta ascoltare il pezzo d’apertura, Uncented Walls, per capire di cosa sto parlando: l’apertura è prettamente doom, che scivola poi in un riff death contaminato da melodie post core precise e studiate a tavolino, così come il cantato sporco ma mai troppo. Come in un puzzle, si aggiungono altri tasselli industrial metal, qualcosa di progressive metal, insomma ci sono grandi influenze ben amalgamate e ricomposte per creare un pezzo d’apertura che scorre lento per lo scheletro doom, ma anche veloce per l’armatura death – postcore, in sette minuti di pura sarabanda sonora, complessa nella tecnica ma perfettamente registrata ed eseguita.
Il secondo pezzo, Kairos, risulta più breve. In esso prevale di più la scuola death metal, con i suoi repentini cambi di velocità della chitarra e delle percussioni, con un bel growl prolungato e deciso. E’ un pezzo classico, senza sbavature e sperimentazioni di sorta, con uno scorrere talmente veloce che nemmeno ci si accorge di essere già arrivati a quello successivo. La title track conclusiva, Heartworm, comincia con un arpeggio nu metal letteralmente sotterrato dalla successiva pioggia di strozzati riff prog che di nuovo si trasformano in veloci coltellate death metal; la voce stavolta esce un attimo dalla fatica del growl e per pochi istanti torna pura e senza sbavature, per poi riprendere aggressivamente a guidare una marcia fatta di continui cambi di ritmica che confluiscono nei minuti conclusivi del pezzo, dove il riff si allunga a ricordare forse qualche altra influenza che pesca nell’atmospheric metal più ripulito. Di nuovo la voce torna normale, la chitarra volteggia all’apice di un orgasmo elettrico, e il tutto si conclude nell’attutito riff doom da cui tutto è partito.
I Dementia Senex esordiscono in maniera promettente, tecnicamente impeccabile, con un EP conciso ma lampante. Si denota la voglia di mettersi alla prova, la voglia di sperimentare e creare un impasto sonoro che possa accontentare ogni branca di fan, esperimento che, per quanto riguarda un EP di tre tracce, può considerarsi riuscito, ma che va comunque gestito e tenuto in riga perché non strabordi e si autodistrugga nello scenario prossimo di un full lenght. Non nascondo che nulla di nuovo si annida tra questi arditi arrangiamenti (i compiti a casa sono stati fatti alla grande, anche se manca un vero marchio distintivo del gruppo, al di là della bravura tecnica), ma è comunque un ottimo punto di partenza per una carriera che sicuramente sorriderà a questi ragazzi romagnoli. L’EP può essere ascoltato (ed acquistato) per intero sul Bandcamp del gruppo (trovate il link qui sotto).
Link utili: Pagina Facebook / Bandcamp / The Path Less Traveled Records
Voto: (3 / 5)
Dementia Senex – Heartworm EP (2013 – The Path Less Traveled Records)
- Uncented Walls
- Kairos
- Heartworm
I Dementia Senex sono:
- Mattia Bagnolini : Drums (2008-present)
- Cristian Franchini : Vocals (2008-present)
- Filippo Merloni : Guitars (2011-present)
- Marco Righetti : Guitars (2012-present)
- Federico Cucchi : Bass (2012-2013)