Artissima & The Others. Considerazioni.
Il lungo weekend torinese dall’ 8 al 10 Novembre ha riscosso molto successo in termini di visitatori e addetti ai lavori, giunti numerosi da tutta Italia e dal resto d’Europa.
Si contano circa 50.000 entrate ad Artissima, fiera che al suo ventesimo compleanno si è confermata la più attraente d’Italia e ha migliorato il suo approccio rispetto all’anno passato. Sono state 190 le gallerie (130 straniere e 60 italiane), suddivise nelle quattro tradizionali sezioni (Main Section, New Entries, Present Future e Back to the Future), coprendo con le opere esposte un arco temporale che va dagli anni Sessanta (Back to the Future) a oggi, con quasi 1.000 artisti, 34 stand editoriali (Artribune con la sua particolarissima installazione/stand con portiere d’auto d’epoca e tanti rinfreschi per i presenti), 15 bookshop, numerosi altri stand e 3 giorni densi di talk sui temi più caldi dell’arte contemporanea. A tal riguardo interessante è stato, l’intervento di Alessandra Donati, docente Università Milano Bicocca e NABA, sulla circolazione delle opere d’arte e i suoi contratti: un tema non sempre discusso e affrontato, soprattutto dagli artisti stessi. Seguono le conversazioni di Hans Ulrich Obrist, curatore svizzero dalle mille sfaccettature e dal genio sconfinato attualmente co-direttore mostre e programmi alla Serpentine Gallery di Londra, insieme a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Julia Peyton-Jones, direttore Serpentine Gallery, London; Simon Castets, curatore indipendente, New York e gli artisti Riccardo Paratore, Niko Karamyan & Tierney Finster. Questo meeting è stato creato appositamente per la presentazione del premio Re Rebaudengo Serpentine Grants.
Da annotare che la fiera di quest’anno, grazie indubbiamente alle gallerie invitate, ha riportato in auge la pittura e la grafica, segno che il contemporaneo si sta spostando in una direzione non più solo spaziale ma anche planare.
The Others. Ex Carcere Le Nuove.
La location è l’elemento di più grande discussione della settimana dell’arte torinese. C’è chi ha detto essere angusta, chi spettacolare, altri l’hanno vista come luogo dove c’è ancora vita grazie alle opere d’arte. Io fornisco queste 3 letture e non mi inoltro in giudizi, anche perché il contenitore era particolarmente ampio. Anche qui, molte gallerie (43), 23 adesioni per performance, teatro, design e installazioni, 10 media partner e 12 partners.
La fiera è organizzata in quelle che erano le celle dei carcerati, riadattate a spazi espositivi. The Others ha chiesto di creare progetti curatoriali ed espositivi mirati a mettere in crisi la “crisi”, l’etimologia stessa della parola <crisi>. Perché è una parola che ci perseguita da anni ormai e denota un sistema criticizzato. Cambiare la situazione si può. Basta creare qualcosa che la soverchi. E questo è molto semplice: basta progettare, mobilitarsi, mettere in moto un qualcosa che guardi avanti. E così è parso agli occhi di quelli che hanno girato in questo luogo scuro e denso tra l’8 e il 10 novembre scorsi. Molte sono state le espressioni artistiche esposte, sicuramente quelle che più hanno riscosso successo di critica sono state le performance.
Il carattere è sempre quello di porre degli interrogativi, di lasciare sbigottiti e in riflessione perenne per i giorni a seguire.
Le menzioni che pongo in questa sede sono relative alle performance dell’8 Novembre: National Dinner di Filippo Riniolo per Sponge Arte Contemporanea in collaborazione con Spazio Ferrramenta all’interno del ciclo Azione! Seconda; Michela Depetris e Alessio Anastasi con Azione senza titolo; Questo gallo annuncia la libertà di Luigi Massari e Patrizia Emma Scialpi all’interno del ciclo Azione! Seconda > Terzo Fuoco di scatolabianca in collaborazione con Spazio Ferramenta; Francesca Arri con Il rumore del pettegolezzo per il ciclo Azione! Seconda.
Non tralasciabile, ovviamente, la sezione musica:
- Fabio De Luca, Alessandro Abis (djset)
- Alex Vargas (showcase in acustico presso TIGER)
- Ramona Yacef (djset)
- Xanax Party (djset)
- The Sweet Life Society (electro Swing djset)
L’appuntamento per entrambe le fiere è fra un anno. E noi ci saremo.