Album Del Giorno – Rayman Origins OST
La moria di articoli è evidente in questo periodo, ma è anche evidente la moria di album che attirano la mia attenzione a tal punto da scriverci sopra anche un semplice album del giorno. Ci sono riusciti dopo il secondo ascolto i due compositori Cristophe Héral e Billy Martin con la colonna sonora dell’ultimo capitolo della bellissima saga di Rayman, ovvero Rayman Origins.
Questa serie di videogiochi sviluppati dalla Ubisoft ha sempre avuto una componente musicale di prim’ordine, amalgamata a puntino con ogni singolo movimento del protagonista, ogni sua azione ed ogni animazione di intramezzo. Gli stessi personaggi (se si esclude il terzo capitolo della saga) si esprimono con versi strani, molto vicini ai suoni degli strumenti che fanno da sottofondo continuo ad ogni momento di gioco. Ne risulta sempre una giocosa sperimentazione melodica che utilizza strumenti dal suono secco e incisivo come tamburi e ukulele che fanno da contrappeso a versificazioni astratte di suoni al limite dell’umano.
Specialmente in questo ultimo capitolo i compositori si sono davvero superati, proponendo un lunghissimo album di ben 117 tracce che racchiude ogni singola parentesi musicale riscontrabile all’interno del gioco. Dai semplici rumori del menù principale che durano pochi secondi alle normali suite dei diversi “mondi” e delle diverse fasi dei livelli da superare.
La sperimentazione qui è davvero prepotente, si fa fatica a stare dietro alle diverse tracce, spesso riproposte in diverse versioni con strumentazioni mancanti in una sorta di prova ritmica che invita l’ascoltatore a giocare con l’orchestra, indovinando quale strumento è stato tolto rispetto al pezzo precedente. In più si salta davvero da un genere all’altro: dal jazz al country passando per l’ambient e la musica orientale, e, perché no, anche al walzer o al flamenco, fino a quei brani allegri e scattosi che contraddistinguono sempre il mondo di questi videogames.
Vi lascio qui in fondo un pezzo preso dalla prima parte della soundtrack, che contiene i brani che preferisco tra tutti (l’uso dello scaccia pensieri ritmato assieme alla batteria mi ricorda molto le sperimentazioni dei Primus) ed inoltre aggiungo l’intro del videogioco, dove si può ben notare l’indissolubile legame tra musica,movimenti e dialoghi (l’intro in se,con tutti i suoi versi e urla, è considerata una traccia a sé stante).