Album del giorno: Current 93 – Soft Black Stars
Current 93 è il progetto solista di quella figura piccola e strana che è David Tibet, il creatore ed unico membro del gruppo, che vanta però numerose collaborazioni celebri: da Douglas P. dei Death in June a Steven Stampleton dei Nurse With Wound, passando da Bjork o Nick Cave.
Ma l’anima vera e propria di questo progetto polimorfo è proprio Tibet, con il suo accento inglese e i suoi lunghi monologhi malinconici e introspettivi. Già il suo passato vanta presenze di tutto rispetto in gruppi come 23 skidoo o i mitici Psychic TV, pionieri dello sperimentalismo estremo.
Il progetto ha sperimentato di tutto, partendo da un periodo Industrial ad uno più folk con l’arrivo di Douglas P., dando, assieme al gruppo del suddetto, il via alla corrente neofolk moderna. I temi trattati toccano inizialmente la religione, il satanismo, l’esoterismo, passando più tardi al cristianesimo e a tematiche dark e malinconiche.
La produzione del progetto è abnorme, la carriera inizia nel 1983 e continua tutt’oggi con quasi un centinaio di album all’attivo. Tibet è anche pittore (ha disegnato tutte le copertine dei suoi album con uno stile naif dall’innocenza selvaggia), e cerca con ogni forma d’arte possibile di esternare i suoi dubbi e le sue incertezze, la sua fragilità e la sua ipersensibilità al mondo esterno, così complicato e gigantesco per un uomo così piccolo.
Il lavoro più commovente e diretto è, a mio parere, questo Soft Black Stars del 1998. Qui si travalicano le sperimentazioni sonore elaborate, l’ambient selvaggio e la pesantezza delle classiche lunghe suite da 20 minuti di Tibet. La scelta è quella di un pianoforte malinconico che accompagna in un sottofondo triste ed oscuro la voce terribilmente emozionante del cantante, mai messo a nudo come in questo caso.
Si sente tutta la carica emotiva di questo progetto, tutta la semplicità, la curiosità di un uomo che cerca di uscire dalla propria oscurità interiore, nella quale danza malinconicamente al ritmo di un piano cadenzato e monologhi da lacrime assicurate.
Per avvicinarsi a questo progetto davvero immenso, questa opera minimalista è proprio un buon punto di partenza, perché nel suo semplice e diretto alternarsi di piano e voce riesce già a catturare l’ascoltatore e a farlo partecipe dell’oscurità che attanaglia il frontman, a provocargli emozioni inaspettate come inaspettato è ciò che si può ricavare da una persona e delle note che tappezzano a ritmo cadenzato una straordinaria opera fuori dal tempo, ovviamente da assaporare dalla prima all’ultima traccia senza interrompere la sua calda corrente malinconica.
Current 93 – Soft Black Stars (1998 – Durtro Records)
- Untitled
- Larkspur and Lazarus
- A Gothic Love Song
- Mockingbird
- Soft Black Stars
- It Is Time, Only Time
- Anti-Christ And Bar Codes
- The Signs In The Stars
- Whilst The Night Rejoices Profound And Still
- Moonlight, Or Other Dreams, Or Other Fields
- Judas As Black Moth
- Chewing On Shadows