Gab De La Vega: una chitarra acustica, il punk e una rivoluzione gentile.
Mercoledì 10 ottobre sono finito al “Bocciodromo Autogestito” in via Rossi 198 a Vicenza, per la data veneta dello European “Death on the shelf” Promo Tour 2012 di Gab De La Vega , frontman dell’hardcore band bresciana The Smashrooms, impegnato in un insolito progetto acustico da one man band assolutamente minimale, ossia un uomo e la sua chitarra. Ma prima di entrare nel vivo della serata due parole per rendere omaggio al Bocciodromo devo assolutamente spenderle, poichè ha contribuito a renderla unica.
Ne miei 24 anni d’età posso dire che è il centro sociale più bello che abbia mai visto. Bella la location, la cura, lo stile e belle le persone che permettono che esista e resista. Ma sopratutto un centro sociale degno di definirsi tale, esplicitamente e genuinamente legato alle origini più pure di quello che dovrebbe essere il concept del centro sociale, ossia quelle di un luogo di umana aggregazione, in cui far nascere e promuovere gesti di cittadinanza attiva tramite attività sociali, ricreative, didattiche. Ho usato tante volte ed inevitabilmente la parola “sociale”, forse proprio perchè questa è l’essenza più intima e la ragione dell’esistenza di questi rifugi preziosi in una società sempre più atomizzata dove a volte ci si sente un pò soli e abbandonati ai propri guai.
La performance ha visto fusi negli stessi unici istanti la dolcezza del folk con la tenerezza del punk con i suoi tre accordi semplici e la sua rabbia schiaffata dritta in faccia.
Le parole si sono inseguite veloci come le correnti di un fiume in piena tra storie di ingiustizie come quella di coraggiosi migranti che sfidano il destino a bordo di piccole imbarcazioni di fortuna, o di animali condannati a morire solo per soddifare palati insensibili e lobbies spietate; e storie di amicizia immerse in sonorità pulite che vuoi per la voce graffiata, o per il piglio hardcore della chitarra nera, rimandano al punk impegnato degli statunitensi Rise Against.
Il tutto è stato condito da una squisita cena vegana e un accalorato dibattito sul canile Green Hill di Montichiari (Bs) che alleva Beagle destinati alla vivisezione; e così tra un sorso di birra e un altro ho scambiato due parole con Gab:
Ciao Gab!
Ciao!
Com’è che sei passato da una forma di espressione che arriva dritta al cuore con graffiante brutalità come l’hardcore, ad una cantautorale che ne tocca le corde con una dolcezza estremamente morbida?
E’ una cosa che si intreccia con gli Smashrooms che restano coesistenti a questa mia esperienza, quindi è solo un cambiamento di forma, ma i contenuti sono gli stessi.
Certo il concerto acustico è meno adrenalinico, ma il passaggio non è così impensabile, perchè come hai detto te sono due modi forti per esprimere temi importanti. Poi con l’acustico riesco a prendermi più tempo per comporre ed esprimermi. In più a me la chitarra è sempre piaciuta, e strimpellando ho iniziato ad ascoltare altri generi al di fuori dell’ hardcore e facendo la somma di tutti questi ingredienti il risultato eccolo qua! Nulla di nuovo una chitarra e uno che canta, una cosa che esiste da milioni di anni!!!
Forse questa virata acustica potrebbe avvicinare un pubblico un pò più ampio?…
Può darsi!!! Il genere è più morbido, orecchiabile e allargabile quindi si, potrebbe attrarre più persone che magari non si sentono a proprio agio in una situazione sonoramente più violenta e veloce con gente che urla e salta da tutte le parti, ma alla fine ripeto le cose di cui canto in entrambi i generi hanno la stessa impronta, lo stesso marchio di fabbrica!!!
Stasera ci presenterai il nuovo Ep “Death on The Shelf“, come nasce questo disco?
Tramite un amico americano mi è stato presentato un altro ragazzo che ha un’ettichetta DIY vegan a Portland e mi ha proposto di partecipare ad un progetto compilation e così gli ho mandato il singolo che poi ho deciso di fare uscire in Ep insieme alla cover dei Bad Religion “1000 more fools”, grazie anche alla complicità di Juri qui del Bocciodromo con la sua Fat Boy Don’t Cry Records.
A proposito di veganesimo e tematiche forti, il singolo uscito su Bandcamp “Death on The Shelf” riporta l’omonimo titolo dell’Ep che di per sè già emblematico.
Ecco, dal momento che denunci l’ingiustificabile crudeltà del mercato alimentare della carne, cosa rispondi a chi tra l’opinione, ti potrebbe dire che veganesimo e vegetarianesimo sono solo e mode e che potrebbero inoltre portare a problemi di salute?
Io non mangio carne da sette anni e mi sento bene, me lo confermano pure le analisi del sangue fatte tre mesi fa. In Italia i vegani sono l’ 1% e i vegetariani il 12%, quindi non siamo degli eremiti estremisti, ma prove viventi di un fenomeno sociale esistente che sta prendendo piede e che una dieta senza carne o sfruttamento degli animali ti permette di vivere benissimo senza essere complici di crudeltà e morte, portato avanti da un sistema di cui molte persone non sono consapevoli o non vogliono esserlo.
E’ un modo per portare un cambiamento radicale nella propria vita perchè si passa ad una dieta cruelty free, nei confronti degli animali e dell’ambiente tutto.
Non sono prese di posizione modaiole new age o di una setta strana, ma una presa di posizione consapevole, cosciente e politica perchè le nostre abitudini quotidiane comportano il cambiamento nel mondo.
Io con la mia canzone racchiusa in un titolo forte non voglio puntare il dito contro chi non fa questa scelta, ma voglio fornire uno spunto di riflessione, dato che noi viviamo in una realtà consumista che ci propone dentro delle scatole pezzi di carne decontestualizzati che prima erano parti di un essere che prima camminava, respirava e provava sensazioni; come l’uomo. Perchè anche se siamo senzienti in un modo diverso, siamo animali pure noi non dimentichiamocelo.
Chiudiamo con una domanda classica.
Ieri sera eri a Bologna, ora sei qui a Vicenza e tra pochi giorni sarà la volta dell’Austria, della Germania della Repubblica Ceca e della Slovacchia. E’ la prima volta fuori dall’Italia e cosa ti aspetti da questo tour?
Non è la prima che suono fuori al di là dei tour con gli Smashrooms. Il Tour acustico finirà il 21 ottobre e il 26 riparto con gli Smashrooms fino al 4 novembre quindi tour life al 100% questo mese!!!
L’anno scorso sono stato in tour europeo come driver con i Whales Island di Palermo che fanno un bell’hardcore melodico ed è venuto fuori che mi hanno chiesto di suonare qualche pezzo acustico in quattro dei loro live. Tra le altre in queste settimane sono in tour pure loro e ve li consiglio tantissimo.
Comunque il tour questa volta è meno improvvisato, ho messo giù bene le date, le richieste sono state tante e a me sta prendendo benissimo, sono contento di essere qua stasera e di partire i prossimi giorni!!!
Noi cogliamo l’occasione per farti gli auguri e speriamo di rivederci in giro, ciao fratello!!!
Grazie ragazzi!!! Un saluto a tutti e tutte, ciao!
Qui di seguito il player per poter ascoltare con le vostre orecchie ciò che abbiamo scelto per voi
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P.s. per esprimervi la mia onestà le foto allegate non sono state fatte al Bocciodromo e purtroppo nemmeno dal sottoscritto che si è scordato la macchina fotografica, ma pure queste sono molto belle e ringrazio di cuore chi le ha scattate e messe in rete.
Una risposta
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