FESTAMBIENTE EPISODIO 2: SOLE, CHIACCHIERE E PIZZICHE
Eccoci arrivati al secondo appuntamento con le cronache da Festambiente 2012 e parliamo di venerdì 22 giugno, una giornata semplicemente squisita che ha avuto una programmazione artistica vicina alle tradizioni, alle persone ed alle particolarità e diversità culturali a confronto, ossia all’ insegna del folk.
I concerti sono iniziati alle 19:00 circa su due second stage che hanno visto da una parte gli Sbartze Khatzen dall’ altopiano di Asiago proporci un sound tra aggressive accelerate irish punk e più dolci distensioni folk tradizionali legate a radici cimbre , e dall’ altra il giovane cantautore vicentino Jack Cantina che ha spaziato tra pezzi propri e reinterpretazioni acustiche da one man band di pezzi del grandissimo Rino Gaetano in attesa degli headliner della serata i salentini Officina Zoè, con i quali purtroppo non siamo riusciti a portare a termine l’ intervista causa tempi stretti, corsie preferenziali riservate alle testate dei quotidiani locali e qualche bicchiere di troppo per i nostri interlocutori, a noi piace essere sinceri e trasparenti perchè inventarsi storie?
Ma nonostante l’ intervista mancata è stata una giornata stupenda! Grazie alle due splendide chiacchierate fatte con Jack sull’ erba quando il sole basso ci ha dato un pò di tregua e con gli Sbartze in cucina tra salsicce e birre cimbre, e sopratutto grazie al fantastico live degli Officina che hanno fatto ballare per un’ ora e mezza filata tra il furioso ed ipnotico tamburello di Lamberto, e le affascinanti melodie delle voci di Silvia e Cinzia che ci hanno fatto fare un viaggio colorato tra le terre della Puglia, il profumo fresco del mare e quello pungente dell’ aspra macchia mediterranea. Ed infine prendendoci per mano ci hanno trasportati per qualche intenso attimo indietro nel tempo ad undici anni fa tra le strade di Genova in quel G8 che ha lasciato una ferita grande dietro di sè che ha cercato di spegnere un movimento senza riuscirci, ma riuscendo a spegnere la vita di Carlo a cui Lamberto ha voluto dedicare la pizzica “Filia”, una pizzica senza parole ma commovente in cui le note dell’ organetto di Donatello sono riuscite a disegnare nell’ aria le immagini di quei giorni, immagini di cortei vivaci, giocolieri e clown, dreadlocks ribelli, dibattiti, idee, di giovani con la voglia di cambiare nel cuore e i ricordi di lacrime per le botte della polizia, lacrime di rabbia e paura, lacrime per la morte di un ragazzo.
E proprio questa è la pizzica che ci teniamo a farvi ascoltare prima di entrare nel vivo del report.
Andiamo a cominciare con Jacopo in arte Jack Cantina:
1 Cos’è la cantina?
La cantina è una delle stanze della casa un po’ più nascosta, un po’ un antro segreto dello spirito. Poi comunque mi hanno sempre dato questo nome e assume significati sempre diversi che scopro ogni giorno nuovi.
2 A quali sonorità e background musicali attinge la cantina?
Attinge ad un mondo quasi infinito di suoni, perchè ogni fase della propria vita è segnata da momenti musicali diversi che si incrostano sulle crepe sonore dell’intonaco e restano lì, e anche se non si vedono più ci lasciano un ricordo del loro sapore.
3 Cosa raccontano le storie della cantina?
Le storie della cantina cercano di parlare del mondo sottopelle della gente e delle persone invisibili. Non risparmiano nemmeno il mondo dell’alternativa del quale vengono criticate le finte libertà ed opportunità che vengono proposte ma che poi in realtà non vengono realizzate e rimangono adagiate sugli allori delle facili retoriche.
Alla cantina però piace anche giocare con le parole e scherzare con la musica divertendosi.
4 Com’è per la cantina aprire le sue porte su un festival ambientalista ed ecologista, quali sono le sue impressioni?
Sono feste necessarie!!! Sono una soluzione ed una reazione alla situazione attuale in cui la politica è distante dai cittadini e la società è disgregata. Altrimenti ce ne andremo raminghi.
Il nostro secondo episodio infine si chiude con dei gatti, poi capirete perchè…alla prossima amici, un abbraccio interstellare!!! Yo!
Luca contesto solo una cosa all’articolo, come organizzatore del concerto, non abbiamo dato preferenza alle testate locali per le interviste, sono stato contattato in precedenza per organizzare gli incontri e non potevo farvi passare avanti. Alla prossima occasione mettiamoci d’accordo. Comunque ripeto avete fatto davvero un grande lavoro.