Video del Giorno: Pippo Pollina – Chernobyl 10 anni dopo
Questa canzone fu scritta per il decimo anniversario della catastrofe nucleare di Chernobyl, noi ve la riproponiamo oggi, 26 anni dopo quel terribile 26 Aprile che costò la vita a molte, troppe persone.
65 furono le morti accertate, molte di più invece quelle avvenute (e che avverranno ancora per molti anni) a causa dei tumori e delle leucemie che non sarà possibile associare direttamente al disastro ma che ne sono una chiara conseguenza.
Le stime sono agghiaccianti e parlano di 4000 decessi lungo un arco di 80 anni.
Il video di oggi oltre ad essere un omaggio alle vittime vuole essere anche uno sprono per tutti quelli che leggeranno quest’articolo, ad informarsi su una tragedia troppo spesso dimenticata ma che è invece assolutamente attuale (a partire dalle precarie condizioni del sarcofago che contiene i resti della centrale, ancora altamente radioattivi).
Basta digitare la parola Chernobyl su google o su youtube per trovare articoli e video anche molto attuali sulle conseguenze nel passato, presente e futuro di quest’immane tragedia.
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Com’è buio il pomeriggio qui a nord-est del mondo,
soffia un vento e non finisce più,
fosse zolfo appeso alle folate del libeccio
quest’odore strano che arriva da laggiù.
Siamo soli da millenni, dall’alba radioattiva,
ma i miei figli al fiume crescerò
e se la terra nega i frutti, i fiori e la rugiada
io non me ne andrò da qui, io rinascerò
Dove sei?
Uomo, dove sei?
A chi hai reso il tuo coraggio?
Alla ricchezza e al suo miraggio?
Siamo solo disperati esseri stanchi,
non possiamo andare avanti…
Dove sei?
Uomo, cosa fai?
Hai venduto la tua casa,
la tua donna, la tua rosa,
siamo l’ombra del disprezzo
del potere ad ogni prezzo,
uomo, dove te ne andrai?
Guarda fuori adesso, il sole brucia l’orizzonte,
e gli arbusti secchi più che mai…
Han mandato a cento e a mille al reattore, al fronte,
poveri soldati ignari che non rivedrai.
Dove sei?
Uomo, dove sei?
A chi hai reso il tuo coraggio?
Alla ricchezza e al suo miraggio?
Siamo solo disperati esseri stanchi,
non possiamo andare avanti…
Dove sei?
Uomo, cosa fai?
Hai venduto la tua casa,
la tua donna, la tua rosa,
siamo l’ombra del disprezzo
del potere ad ogni prezzo,
uomo, dove te ne andrai?
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Una risposta
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