ALBUM DEL GIORNO: Vision Divine – The perfect machine. Ciao ciao luoghi comuni!
Spesso si sente dire o si riscontra che i testi negli album metal lascino molto a desiderare. Sempre i soliti argomenti, i clichè che si ripetono e via con una serie di luoghi comuni che vengono completamente annientati in questo concept album, dato alla luce dai Vision Divine nel 2005. Luppi ( a mio modo di vedere nettamente superiore allo sterile Lione) mette giù una serie di argomentazioni immensamente calzanti che ruotano attorno a questa storia incredibile, in cui l’uomo, trasformatosi nella macchina perfetta, sconfigge la morte e la forza dei secoli. Da qui tutta una serie di considerazioni sul significato che le emozioni prettamente umane assumono in questa nuova condizione di immortalità. Perde così di senso l’amore, considerato non più come un qualcosa di unico ma di rintracciabile, prima o poi, nei secoli ancora da vivere. Una serie di considerazioni che lasciano grande spazio ad ampie riflessioni (totalmente atipiche per un album tendenzialmente progressive e power metal). Una perla che la musica italiana potrà sempre vantare all’estero. Dal punto di vista musicale , come già detto, si è più vicini ad un metal più tecnico rispetto ai lavori antecedenti di questa band, e sicuramente, anche sotto questo punto di vista, l’album è molto ben costruito. Una serie di 9 canzoni che può piacere benissimo anche ai non addetti ai lavori e che risponde a tutti quelli convinti che di metal di qualità in Italia non se ne sia mai fatto..buon ascolto!