Album del giorno: lo straordinario eclettismo dei Talking Heads con “Stop making sense”
Li ho lì da un bel po’, nel mio iPod, ma li ho ascoltati poche volte. Quando questa mattina il mio dito si è poggiato su di loro ho avuto un lampo: Stop making sense doveva essere l’album del giorno!
Il sole sta tornando.. le giornate si stanno allungando .. e la loro musica è perfetta per questo periodo dell’anno! 🙂
Con il loro Pop avanguardistico hanno stregato i nostri papà e la scena pop-rock anni 70-80.
L’album in questione è stato prodotto nel 1984 . Totalmente dal vivo. E dal vivo David Byrne & C. davano sempre il meglio. Sempre fedeli al loro genere, un concentrato di pop con intrusioni funk, punk-rock e world music, hanno “infiammato” ( track : “Burning down the house” ) migliaia di platee.
La scena in cui esordivano era ricca di personalità fortemente influenzanti come Andy Warhol e Brian Eno che li produrrà dal secondo album in poi ( More songs about buildings and food, del 1978 ) ; è col terzo album che le influenze e le sonorità de “lo stratega obliquo” si fanno più vive nella musica dei Talking Heads. Brian Eno, poi collaborerà con David Byrne nella carriera solista di quest’ultimo.
Ci sono tre curiosità, riguardo al gruppo:
1) Il nome del gruppo inglese Radiohead deriva da una canzone dei Talking Heads 😉
2) Il logo dei Nine Inch Nails è ispirato dalla tipografia dell’album “Remain in ligth” dei Talking Heads;
3) Paolo Sorrentino ha scelto i Talking Heads per la colonna sonora del suo film “This must be the place” (2011).
In 17 anni di attività hanno pubblicato 8 album dal vivo, 3 album live, 3 raccolte e 2 cofanetti.
Io consiglio questi 3 album , oltre al suddetto album del giorno (tra parentesi le canzoni simbolo) :
- Fear of music del 1979 ( “Zimbra”, “Life during wartime” ) ;
- Remain in light del 1980 ( “Once in a lifetime” ) ;
- More songs about buildings and food del 1978 ( “Take me to the river” );
Good Listening!