OneShotArtists: le meteore della musica rock
E’ un attimo… Un motivetto passa per radio e pensi “ah però, carino, mai sentito, ORIGINALE”. Ed invece è lì che ti sbagli: ne avrai per tutta la stagione, peggio del peggio se è estate, ti perseguiterà in ogni dove ed in ogni quando ed infine…. svanirà per sempre. Stiamo parlando delle meteore musicali: in questa sede, di quelle pseudorocckeggianti o generi affini, che ci hanno davvero fracassato gli attributi per brevi periodi e poi sono inesorabilmente finite nel dimenticatoio. Ecco a voi, qui di seguito, le tanto fortunate:
The Rasmus – In the Shadows: ultracantata, ultraballata. Era l’estate del 2003, e questo gruppo finlandese dichiaratosi “gothic metal” scala le classifiche e porta in alto qualcosa di diverso dal pop strasentito di inizio millennio. Peccato che in realtà, la tematica del brano fosse molto triste come anche la sua fine: in discoteca per mezza stagione e poi nulla più…
Prince – Purple Rain: questa non è proprio una vera meteora del rock, dato che il signorino quì citato ha dato dimostrazione di sapersi destreggiare in più generi ed in più versioni… Ma come spesso succede a molti artisti, è stato talmente alto il successo di questo singolo che Prince è rimasto nelle teste di tutti come “quello di Purple Rain”. Peccato, per uno che la musica ce l’aveva davvero nel sangue…
Hanson – Mmmbop: mi vergogno anche a citarli, ma purtroppo per tutti noi ci troviamo nel genere pop rock. Che dire? Tre fratellini californiani strimpellanti e un singolo facilmente orecchiabile. Nonostante vengano dichiarati “ancora in attività”, onestamente non ho sentito più niente…Per fortuna…
Babylon Zoo – Spaceman: mentre esplodeva il fenomeno Levi’s agli inizi degli anni ‘90, l’azienda produttrice mandava in onda un popolare spot, scegliendo come sottofondo musicale questo vero e proprio incubo persecutore. Spaceman era ovunque, risuonava anche nelle stesse tasche dei jeans mentre li indossavi…
Andreas Johnson – Glorious: questa è meteora musicale a tutti gli effetti. Glorious diventa la hit dell’estate di fine millennio, vince premi su premi e alla fine… Scompare…
Fool’s Garden – Lemon Tree: solo questa hit ha venduto nel mondo circa 5 milioni di dischi. E se vi chiedessi, dopotutto, quali altri singoli conoscete di questo gruppo pop rock tedesco?
New Radicals – You get what you give: Meteore statunitensi di fine anni ’90… Così come sono finiti quei tempi, anche loro nell’oblio…
The Ark – It Takes a fool to remain Sane: li ho odiati, lo giuro. Nel 2000 portano il glam metal svedese in vetta alle classifiche. Troppo gonfiati, troppo premiati…Solo in pochi li ricordano.
e i mitici Trio, band tedesca dei primi anni ’80, che cantava DADADA, ich lieb dich nicht, du liebst mich nicht?