La musica ai tempi di Youtube, Parte 1
Attenzione: questa serie di articoli sarà e resterà sempre incompleta, visto che parliamo di una fucina sempre attiva e in crescita come Youtube. Mi limiterò in questo frangente a spulciare le mie conoscenze attuali per determinare,ripeto,molto approssimativamente, come Youtube sia un magma ribollente di nuovi talenti,fenomeni e tormentoni.
Youtube, Youtube.. Grande e profondo come l’oceano dove perdersi è facilissimo,dove domandarsi è lecito e dove il talento, nella maggior parte dei casi, è d’obbligo. Fondato nel 2005,ha una media di caricamento di 65.000 video al giorno,il che ci mette di fronte a quanto gigantesca sia la mole di informazioni visive contenute in questo semplice sito,dove passato,presente e futuro si intrecciano cordialmente senza mai morire.
Preparato per ogni evenienza, per ogni richiesta (anche la più assurda), può benissimo soppiantare la nostra sete di conoscenza musicale per vie inimmaginabili, che oggi tenterò di riassumere in un vademecum da utilizzare come pista di decollo, prima di essere risucchiati nella droga dei video correlati a quelli che mostrerò. Perché Youtube è così, si da anima e corpo allo spettatore, vuole che stia li, incollato allo schermo, a imparare, a ridere, a spaventarsi, senza interruzioni, senza esitazioni, senza pudore.
Qui si cercherà di mostrare,in una serie di articoli che tratteranno di diversi fenomeni, come il sito di video più famoso al mondo ha potuto aiutare, diffondere e fare apprezzare artisti di ogni risma, di come è stato possibile per molti propinare le proprie folli idee musicali a un pubblico vastissimo semplicemente ricorrendo ad una telecamera o a programmi di grafica e montaggio video, di come Youtube sia un bonario produttore discografico che accetta tutti senza neanche fare audizioni di sorta.
I remix beceri
Dunque volevo iniziare subito con la mia categoria preferita,quella dei remix. Non parlo qui di remix in quanto tali (prendi,che so, De André e ci fai un pezzo House, oppure prendi Pavarotti alla scala e ci fai un pezzo metal) ma di una moda che si sta diffondendo a macchia d’olio per le infinite vie di Internet, cioè il prendere spezzoni dialogati o comunque parti di dialogo varie da altri video di Youtube o film famosi o programmi televisivi eccetera eccetera e costruirci sopra una simpatica canzoncina. Per fare un esempio vi mostro diciamo la scintilla primordiale che fece partire il tutto, un video virale di molti anni fa dove si prende la frase di Legolas dal film del signore degli anelli “They are taking the hobbits to Isengard” e la si scompone musicalmente su di una traccia techno che riprende il tema musicale del film.
Ovviamente l’uso della techno o comunque della musica elettronica con i suoi bpm et similia rende più facile il lavoro di montaggio,che diventa più divertente e virale grazie alla ripetitività della base. Ecco un esempio recente di remix: partendo da una traccia già esistente (mentre al contrario nel video precedente la traccia è stata creata ad hoc) e tagliuzzando le parti iniziali del discorso del Sergente Hartman di Full Metal Jacket viene fuori questa “lista di attività del corso di addestramento” con una potenzialità virale inimmaginabile.
Siamo ancora di fronte, comunque sia, a opere casalinghe e non così difficili da realizzare (ma comunque chi ha un minimo di esperienza con programmi di musica e montaggio riesce a far tutto),ma che mostrano che menti malate e geniali ci siano in giro. Ultimamente si trovano anche dei remix più patinati, più studiati e tendenti ad un proto rap con le battute originali di vari spezzoni di film o altro e con basi più elaborate, come dimostrerebbe quello di un’altra scena famosa della storia del cinema,quella di Willy Wonka che si incazza per mettere alla prova il penoso Charlie nel film “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”.
Anche nel bel paese non si sta con le mani in mano,ed ecco infatti l’utente Youtube JakkoMatto sbizzarrirsi sulla mitica scena tratta da “Il mostro” di Benigni in cui il protagonista tenta di cacciare il possibile nuovo inquilino che andrà a sostituirlo nell’appartamento a cui tanto tiene.
Restando in Italia il vero maestro del “mixaggio satanico” è Christian Ice, diventato celebre su Youtube prima con la sua serie di video “Così parlò il Profeta”, una riproposta di varie scene dai video di Matteo Montesi, il folle predicatore marchigiano anch’esso indissolubilmente legato al Tubo con i sue millemila video da più ore ciascuno in cui blatera di “Gessù”, “Il Diaulo”, e “Christianairte” (il nostro montatore folle) che gli rende i video “satanici”,poi con quella che lui definisce “Parodia in Musica”, inizialmente riprendendo i canti religiosi che Montesi fa realmente nei suoi video e riproponendoli con basi metal,poi con esercizi un po’ più creativi che mixano ad esempio due vere star di Youtube, Giuseppe Simone e il rapper Trucebaldazzi (di cui dirò in un’altra sezione). Propongo qui i due video a mio avviso migliori di Christian Ice che sono il live di Matteo Montesi all’Osimo Square Garden (addirittura il profeta in persona ha messo il mi piace!),un montaggio meraviglioso di un probabile live metal coi controcazzi del profeta di Castelfidardo e il rap di Giuseppe Simone feat. Trucebaldazzi,dove la rabbia del pugliese per via dei mancati pagamenti sulla sua PayPal da parte dei suoi fan (lui si aspettava infatti che facendo video su Youtube la gente lo pagasse fior di quattrini) si abbina perfettamente con lo stile gangsta rap del pezzo.
Qua siamo certamente di fronte ad un genio che riesce a cavar musica da ogni dove e con una classe indecente. Anche questo, a mio parere, è fare musica,è avere fantasia,intuito e ingegno usando cose che all’occhio delle persone comuni risultano semplici dialoghi senza un qualche possibile risvolto canzoniero e rivomitarli sotto forma di tracce audio ben studiate.
Una rivoluzione nel campo musical-parlato viene da un gruppo di ragazzi, i Gregory Brothers, quattro fratelli americani che partendo da un gruppetto country-folk hanno poi spopolato su internet con una serie di video virali intitolata “Auto-tune the news”, dove prendevano il parlato dalle notizie di vari telegiornali e le mettevano in musica con una applicazione particolare che distorce la voce e la adatta alla base sonora. Il loro più grande successo rimane “The Bed Intruder Song”, in cui appare un’altra star di internet, Antoine Dodson, un ragazzo al quale è stata violentata la sorella e che,in diretta al telegiornale con la sua voce da checca isterica del ghetto, si rivolge direttamente al violentatore che,da vero stupido,ha lasciato un sacco di indizi e che sarà presto trovato dalla famiglia della vittima. Il risultato è un pezzo meraviglioso,che ha tutti gli elementi già elencati in precedenza (inventiva, originalità e viralità). Ecco il pezzo:
Divertente è anche il fatto che i fratelli partecipino attivamente alla canzone,con cori e strumentazione. Non è la loro unica perla, quindi vi invito a visitare il loro canale su Youtube per vedere cosa sono capaci di fare questi quattro ragazzi prendendo semplici scene di tv quotidiana e riproponendole in salsa musicale.
Altro c’è da dire e altro dirò,ma per ora l’argomento remix direi che può essere concluso qui. Sicuramente mi sarò perso qualcosa nei meandri del Tubo,altre prove magistrali di questo nuovo approccio alla musica, ma come ho già detto voglio dare qui solo le linee guida generali di un fenomeno come quello della musica su Internet, che vede vie infinite ed inaspettate come già ho dimostrato in questo articolo. A mio modesto parere, queste sono prove musicali eccellenti, la fantasia non manca, le menti del futuro sono fervide e attive, la musica raggiunge sempre nuovi meandri e così deve essere,perché la musica è e sarà sempre sperimentazione,e più è folle ed azzardata,meglio è.
Grazie, troppo buoni 🙂
Guai a te christianairte! Christianairte guai a te! Sei un grande e meriti tutto il tuo successo!