The Little Willies: For the Good Times. Quelle calde strade di campagna..
La linea dell’orizzonte è quella che si affaccia tra la capitale Nashville e la gloriosa Memphis. Il Tennessee è conosciuto come Volunteer State, soprannome adottato durante la Guerra del 1812 in cui soldati volontari provenienti da questo Stato ebbero un ruolo importante. Questo Stato è famoso musicalmente per il sound che lo attraversa da generazioni, il Country. In For The Good Times i The Little Willies capitanati dalla newyorkese Norah Jones ci portano in un viaggio tra le migliori opere e nuove gradazioni del genere. La passione che la Jones nutre per il country, unica musica che la fa sentire veramente a casa (come ha più volte dichiarato), è ben nota e con i The Little Willies può sfogarla a pieno. I classici, si sa, sono senza tempo e sentire per l’ennesima volta “Jolene” di Dolly Partone “For The Good Times” di Kris Kristoferson nella magistrale interpretazione sussurrata e spacca cuore di Norah o “Permanently Lonely” di Willie Nelson e “Wide Open Road” di Johnny Cash arricchite dal timbro vocale unico di Alexander è sempre un piacere. Partiti con un basso profilo, quasi come gente di campagna questo progetto doveva essere il momento di svago musicale per Norah Jones e diviene invece una realtà vigorosa. Ogni membro della The Little Willies ha la sua propria solida identità musicale al di fuori del gruppo, ma insieme sono una potenza. Divisioni semplici, parti uguali, buon tempo e sound fresco e originale nonostante questi brani classici e la loro storia. Un disco che soprattutto negli Stati Uniti risveglia le radici e tocca il cuore nostalgico ma che in Europa può riaccendere nei più giovani un sussulto verso il Folk.