RICHARD BENSON, PRIMI PASSI.
(Interstella Magazine non è responsabile della dipendenza da Richard che potrà generarsi in voi dopo la lettura di questo articolo. Inoltre si avvale della facoltà di non rispondere nel caso in cui potreste arrivare a considerare la vostra vita rovinata dal suddetto personaggio)
Partiamo dalle poche cose certe che si sanno di lui. Richard Philip Henry John Benson è un uomo…forse. Forse una foca, forse un leone marino. Nasce (a suo dire) a Woking nel Marzo del 1955. Famosa è sua zia “Gianet” di Dover, padrona e tutrice ufficiale del cane che fu accusato (in prima sentenza) dell’coniglicidio del famoso coniglio del “signor Gionzs” .
Dopo aver imparato a suonare la chitarra allenandosi per molti anni 12 ore al giorno (sempre a suo dire) registra un famosissimo video corso, con il quale si dice, abbiano imparato a suonare la chitarra “ghitaristi” del calibro di “LUCIO ER MECCANICO” (lo trovate in via Nomentana numero 56) e ” PIPPO ER PIPPAIOLO ” (lo trovate nei pressi del cinema a luci rosse “Ulisse” vicino la stazione tiburtina). Il successo dei suoi discepoli lo porta ad avere una certa fama nell’ambiente blues e progressive Romano, fama che gli permette di suonare per diverso tempo con i “BUON VECCHIO CHARLIE”.
” I buon vecchio charlie sono stati il gruppo che più ha ispirato il mio percorso di formazione artistica” (Emanuele Filiberto di Savoia sui “Buon Vecchio Charlie”)
” Li avrei annessi al Piemonte di diritto, ma Pupo li volle tenere a tutti i costi in Italia ” ( Camillo Benso di Cavour sui “Buon Vecchio Charlie”)
Tuttavia quando le cose vanno bene non possono fare altro che peggiorare. Così una grave sciagura colpisce Richard Benson, vittima di una violenta artrosi tendinea che gli impedisce di suonare a gran velocità la chitarra. C’è infatti da precisare che caratteristica fondamentale dello stile ghitaristico Bensoniano è proprio la grandissima velocità di esecuzione di scale e triadi messe a caso una dietro l’altra senza nessun senso, alternate a violenti colpi di leva che producuno un suono simile a quello che si percepisce nell’ascoltare vomitare una essere umano, solo che , in questo caso, a vomitare è la chitarra.
“E’ stato terribile, non ne parlo spesso perchè ricordare fa ancora male. Ma come dimenticare i suoi giubbotti spaziali, le sue maschere da sub, e lo sguardo con cui mi maltrattava ancora prima di toccarmi. Mi ha segnato a vita, non voglio più essere toccata da nessuno” ( Una Ibanez ricordando il periodo con Richard)
Richard a seguito della malattia cade in un stato di depressione ed apatia, situazione psicologica che si aggrava a tal punto da fargli tentare il suicidio ( almeno così narra la leggenda ) gettandosi giù nel Tevere. Egli stesso smentisce e sostituisce la vicenda con il racconto di un fantomatico incidente in moto ( cosa che sarebbe del tutto improbabile perchè richiederebbe la patente A).Stando a quanto detto da sua nonna , “una romana verace de Roma”, il suicidio nel Tevere fallisce, poichè il buon Richard, troppo distratto dall’ultimo disco “squallido” di Steve Vai, becca in pieno il cemento della banchina laterale, battendo in maniera violenta la testa.
“Manco er tevere l’ha voluto” (I Fan di Richard Benson, su Richard Benson)
Come tutti i più grandi però, Richard sa rialzarsi nel momento più duro della sua carriera, ed inizia, grazie alla collaborazione con “Tele Vita”, una serie di fortunati eventi che lo porteranno alle attuali collaborazioni con Lady Gaga ed Obama.
Le trasmissioni su tele vita sono seguitissime e fanno registrare dati incredibili. Il picco sia ha il 12 dicembre 2003 quando Benson, con grande orgoglio, annuncia di essere stato seguito nella puntata precedente da tutti i barboni di viale Ostiense sintonizzatisi per l’occasione dal Burger King della stessa via (al tempo ancora appartenente alla catena “Burgy”). Richard durante queste emozionanti serate spazia attraverso una miriade di argomenti , sociali e non, di vitale importanza come : I Gobelini, I Goboldi, Gli Elfi Gli Eoni , La Morte, Il Demonio ecc ecc, e nel contempo commentando dischi e nuove uscite insieme al grande amico Gianni Neri.
Il successo raggiunto grazie all’emittente Romana è incredibile e porta Benson ad organizzare veri e propri tour con tanto di Ghitarra al seguito. A suo dire i suoi concerti riempiono stadi in Brasile e Stati uniti con compensi “stradosferici” . Le sue più grandi performance live restano però quelle all’ Alpheus, all’ ” Algatraz de fiumiscino” ed al Qube. Durante i concerti Benson si cimenta in straordinari pezzi di bravura poetica e ri-arrangia magistralmente canzoni del calibro di “Another Brick in the Wall”.
” Non ho mai sentito nessuno suonare un nostro pezzo in questo modo, con questa intensità, con questa originalità e co tutta quella robba tirata addosso”. I pinko Floido, nota cover band di Ladispoli dei Pink floyd su “Richard Benson”
(consiglio la visione tra il minuto 1.05 e il minuto 2.15)
Grazie alla hit Madre tortura , che sopra ho allegato, diventa uno dei suoi più grandi motti la frase “Madre Parucca”, inventata e procreata dai suoi affezionati fan, per schernire in maniera violenta e fortemente derisioria la lopecia che lo ha colpito sin da bambino e lo ha reso privo di peli su tutta la superficie corporea. Questa malattia ha spinto Benson negli anni all’utilizzo di numerose parrucche, cosa che gli ha fornito una certa esperienza nel campo grazie alla quale è arrivato a dare consigli su quale parrucca utilizzare anche a famosissimi personaggi della scena internazionale come “BRidney Spiars” e “JON Lenon”.
” Non so come avrei fatto senza di lui, avevo questo fastidioso prurito intimo causato dalle parrucche di infima fattura che non mi faceva mai stare tranquilla e rilassata, poi un giorno dal nulla si è presentato a casa mia e insieme abbiamo risolto ogni cosa.” Bridney su Richard
Certo è che ci sarebbe molto da dire su Richard Benson, anzi Richard Philip Henry John Benson, ma questo piccolo post mira solo a farvi interessare all’argomento, per chi di voi non l’abbia ancora affrontato.Purtroppo il buon Riccardo manca da annni sulle scene live, e un fan in più, CHE POTRESTI ESSERE TU, potrebbe convincerlo a tornare ( sempre che perda i 42 kg messi su nell’ultimo anno e a causa dei quali non riesce più a camminare). VUOI CHE LA VITA TI SORRIDA OGNI GIORNO? GUARDATI UN BEL VIDEO DI RICHARD BENSON.
“tutta la gente che mi volete distruggere, vero?! volete distruggere anche la mia donna eh?! ma sarete puniti!gabisci? Perchè a me sono arrivati i poteri. Dei poteri teribbbili. Va bene? Ok? Ci siamo gabiti? Cercate di “seguoire una lunguezza d’onda” da brave persone, perchè davanti a me non c’è giudizio, gabito? Non esiste giudizio, c’è solo la parola FINE. Grazie” Richard Benson su se stesso.
Superbo! Unico! Grande! Fantastico! Spettacolare! Da ricordare! Da tramandare! Richard 4ever!!!
Ahahahahahahahahahah che razza di soggetto che è!!! xD Complimenti per l’articolo:)
d’altronde è anche un nostro “ospite” quasi fisso… ahahaha! in ogni caso articolo eccellente!!
er mejoo
ahahahahahah!!!! articolo molto divertente e Richard è un mito! Unpolloooooooo