LIVE REPORT: Verdena “WOW Tour” live @C.S.O. Rivolta, Marghera (VE), 05/11/2011
Sono le 21:30,vai! Si parte verso il concerto più controverso e chiacchierato di tutto il 2011 per quel che riguarda la produzione alternativa nostrana degli anni zero.
Questa sera i Verdena suonano al C.S.O RIVOLTA a Marghera (VE)!
Una volta usciti dall’autostrada, ci infiliamo tra le insidiose vie di Mestre, e tra una bestemmia,un’inchiodata e un’inversione, finalmente arriviamo al Rivolta, per l’ennesima volta senza capire come e perché.
I kids che arrivano a piedi, le macchine già parcheggiate lungo via Fratelli Bandiera, la lunga e fastidiosa fila per il biglietto con il freddo umido così caro al nostro nord est che penetra le ossa, ci fanno capire che stiamo per assistere ad un evento insolitamente imponente e che in quanto a numeri non avrà nulla da invidiare ai live nei grandi Pala-qua e Pala-la a volte sciapi e che sicuramente non potranno mai competere con quel sapore unico, caldo e familiare che solo chi ha passato notti intere sotto i soffitti di club e centri sociali fumosi conosce.
Una volta entrati ci rendiamo conto che stasera il Rivolta scoppia per davvero.
I kids sono premuti perfino contro le pareti, e la ressa arriva fino al bancone del bar (si registrano 3000 ingressi, fonte Radio Sherwood).
Classico bicchiere gigante di birra gelata alla mano, cicca e quattro stronzate per entrare nel mood giusto.
Intanto sul palco salgono le Love In Elevator (LIE) con un cambio di line-up e sonorità (più morbide) che però non scuotono il pubblico preso da una statica attesa.
Molto meglio i primi lavori della band (come “Sue Me” del 2005) che subito si contraddistinse sulla scena per l’allora formazione tutta al femminile (batteria esclusa) e l’aspra sfrontatezza veneta con bestemmia annessa della front-girl Anna.
Per vincere la noia si comincia a scommettere un po’ sulla scaletta dei nostri. “Faranno i pezzi vecchi?”; “No, una mia amica li ha appena visti e dice che hanno fatto solo tre pezzi di Requiem”; “Fidatevi, faranno solo il nuovo album”. Tutti ignari, però, delle sorprese che ci avrebbero aspettato di li a poco,compreso il sottoscritto, che tra le altre cose non aveva degnato neppure di un ascolto l’ultimo CD, abbandonandosi al più crudo scetticismo.
Sfruttando il trenino dell’allegria improvvisato da baldi giovani ubriachi e molesti, riesco ad arrivare inaspettatamente sotto il palco proprio quando dall’ombra vedo spuntare la Roby e il suo basso, seguita da Luca alle pelli,e Alberto e Fidel (?) alle tastiere.
Veniamo accolti da “Scegli Me”, prima traccia del nuovo disco, che viene accompagnata da un coro pazzesco a mani tese fino ad afferrare l’aria. Una scena estremamente tenera,una distesa di anime naif che vibrano forti seguendo la stessa pulsazione,perdendosi in un orizzonte onirico e mai definito quale è quello delle vie del cuore.
Si continua con “Per Sbaglio” altro pezzo inedito. Finalmente, Alberto si alza tra gli applausi che diventano boato quando imbraccia il ferro… ci siamo!!!
Alle prime note di “Spaceman” e alla rullatina di Luca sotto il palco è già delirio e scatta un Pogo pesante che sa di istinto dovuto e primordiale che farà vibrare il pavimento del Rivolta per oltre due ore.
Un live veloce, intenso, senza interruzioni, un flusso continuo come fosse una sorta di spettacolo teatrale con il suo filo conduttore e i suoi perché, con i nostri quattro che si alternano continuamente agli strumenti creando una dinamicità scenica e sonora, coinvolgendo in un’esperienza ricca e strutturata che si poteva quasi masticare, assaporare, nella quale pubblico e palco sembravano fusi per completarsi a vicenda.
Pezzi nuovi mescolati a pezzi vecchi davvero non sperati (“Viba!!!”) riescono a riempire i vuoti di aggressività del nuovo lavoro che lascia spazio a parentesi più lievi e distese,creando un piacevole e gustoso equilibrio in scaletta.
“Miglioramento” per alcuni istanti mi ha portato alle note di “Neutron star collision” dei Muse, senza però sconfinare nel plagio.
Con “Loniterp”, la mia mente ormai viaggia definitivamente, abbandonando gli ultimi lacci rimasti,il pogo si fa furioso e orgoglioso, luci blu accarezzano il viso, corpi in trance, i piedi si staccano da terra, l’adrenalina sale e con la pelle d’oca sembra di essere catapultati indietro di vent’anni, mentre i Nirvana suonavano “Sliver”.
Sono mancate “Ovunque” e “Dentro Sharon”, tanto attese dai fans della prima ora e che avrebbero risuonato accarezzando l’orgasmo collettivo, ma è stato tutto talmente bello e sincero che questa mancanza non ha fatto sentire il suo peso, lasciando respirare soddisfazione da entrambi i lati della transenna, con la certezza di aver vissuto una notte rock di quelle che restano e che si potranno raccontare, con un inedito Alberto rilassato che si concede ad uno “Spero vi siate divertiti” lasciando a terra per una sera la maschera dello stronzo isterico perennemente incazzato.
Un risultato che è andato ben oltre tutte le aspettative, comprese le più candide e ottimiste.
Detto tutto ciò, il consiglio che vi do è: “SE NON AVETE ANCORA ASCOLTATO WOW, BEH NON FATELO! SE IL WOW TOUR VI PASSA ACCANTO TUFFATEVI IN MEZZO SENZA ESISTARE!”
Non ne uscirete incolumi ed indifferenti, e al vostro risveglio la mattina dopo, qualcosa sarà cambiato… in meglio.
SCALETTA (Fonte:Radio Sherwood)
Scegli me
Per sbaglio
Spaceman
Lui gareggia
Nuova luce
Il caos strisciante
Logorrea
Tu e me
Razzi arpie inferno e fiamme
Muori Delay
Le scarpe volanti
Miglioramento
Il nulla di O
Viba
Don callisto
Loniterp
Starless
Rossella roll over
Nubi di Isacco
Bis:
Sorrisi in spiaggia 1-2
Gulliver
Badea Blues
Sul ciglio