Acrassicauda: una storia movimentata
Perché, vi chiederete, dedico così tanta attenzione a questa band dal nome strano?
Le risposte sono molto semplici. In primis, perché spaccano. Fanno del thrash metal che non ascoltavo da un bel po’ di tempo.
E po perché sono iracheni.
Può sembrare una cazzata, ma il fatto che siano iracheni già dice tutto. Vediamo il perché.
Non è la loro storia musicale che mi ha incuriosito, ma bensì la storia di come 4 uomini siano riusciti a creare musica in un paese dove la censura e la violenza spadroneggiano.
La band si forma nel lontano 2000 in un Iraq ancora invaso dall’America. Nell’Iraq di Saddam, i 4 erano riusciti comunque a trarre ispirazione da diverse band heavy metal. Ma appunto per il fatto di essere nati in un paese del genere sono stati costretti, per poter continuare a suonare, a scrivere una canzone dove veniva “lodato” il nome di Saddam Hussein. Pensate che in Iraq era stata proibito l’ “headbanging” solo per le somiglianze con i movimenti effettuati dagli ebrei ortodossi nel momento di preghiera.
La botta di fortuna arriva quando, ai primi tempi dell’invasione americana, la rivista musicale “Vice” scrive un profilo della band, dichiarando che erano l’unica band heavy metal presente a Baghdad. Da quel giorno in poi, altre band iniziano ad apparire e formarsi.
Nel 2005 la band riesce a tenere un live al Al-Fanar Hotel. I membri provavano in uno scantinato, ma questo (insieme a tutta la loro strumentazione) venne distrutto dopo un bombardamento. Per questi fatti e le continue minacce di morte, l’intera band decide di trasferirsi in Siria. Si dice che le minacce arrivavano da estremisti musulmani per le supposte “lodi al diavolo” presenti nei loro testi. Ovviamente, era tutto falso.
Se credete che la storia continui tutta rose e fiori, vi sbagliate di grosso.
Innanzitutto, i membri hanno dovuto prendere un autobus (durata del viaggio: 16 ore) da Baghdad fino confine con la Siria. Nel tragitto, l’autobus è stato dirottato, e i passeggeri rapiti. Comunque, dopo queste disavventure, la band è riuscita a tenere un live in un hotel a Damasco. Per motivi burocratici (del governo siriano) la band non etichettò la loro musica come “heavy metal” nelle pubblicità, ma come “rock music”. Nel concerto sono state suonate solo cover, dato che il pubblico non aveva familiarità con il sound della band.
Nel documentario “Heavy Metal in Baghdad“, uscito nel 2007, viene dichiarato che il governo siriano, a causa di cambiamenti nelle loro politiche, non intendeva estendere i visti dei membri. Questi ultimi, a quel punto, decisero che era più saggio andarsene in un secondo paese, aspettando che un terzo li accogliesse, invece di rischiare inutilmente la vita. E fù così che i membri volarono, come rifugiati, in Turchia.
Dopodiché, grazie (soprattutto) all’aiuto della corporazione Vice (economico, morale, ecc) gli Acrassicauda vengono accolti dal governo americano come rifugiati politici, ottenendo la green card dopo solo 1 anno di tempo (davvero poco).
Nel loro secondo giorno in America, la band riuscì a godersi un concerto dei Metallica. Da sottolineare che sono stati invitati nel backstage, dove ognuno ha conosciuto i membri dei four horseman, oltre ad essere stati presentati da Hetfield con una Black ESP dopo aver suonato “Welcome To America”.
Tornando alla musica, la band ha inciso un EP chiamato “Only the Death See the End of the War“, demo di 4 pezzi.
Le loro influenze sono varie: dai pilastri del thrash come Metallica e Slayer, fino ai Rage Against The Machine o Slipknot.
Vice dice che la vita a Baghdad dopo l’invasione americana rendeva il tutto “even more hate-filled and intense and fucked than ever before“.
Anche se la loro musica parla di tempi di guerra e sofferenza, la band dichiara fermamente di essere apolitica.
Vi posso solo consigliare l’ascolto del loro EP. Spacca davvero.
Un piccolo appunto, il nome Acrassicauda, cioè scorpione nero, deriva dal fatto che nello scantinato dove erano soliti provare, trovavano spesso e volientieri questi belli insettoni che si nascondevano tra la strumentazione.
Per il resto mi piace un casino questa recensione.
Continua così Andres 😀
Tutto grazie a te ;D