ALBUM DEL GIORNO: Low’n’Zac – Free’P’Hop
“Io non sono un musicista. Faccio il disegnatore. Quando ho gli occhi a pezzi e la testa offuscata accendo la baracca e inizio a smontare e rimontare pezzi e pezzettini di altri pezzi e pezzettini. Non ho campionatori, ne mixer, nè cuffie, solo una vecchia versione di cubase sx. Free’p’hop è la mia estate del 2009. caldo torrido, in piedi dalle 6 di mattina per disegnare e per evitare il solleone. Poi Andrea (broder!), mi ha dato una mano santa a mixare tra birrini e moijto. Foffo ha fatto il master, con l’aria condizionata a manetta e con la calma di un monaco zen. Ora sti ‘uaglioni mi hanno convinto a uplodare il tutto. Noussain!!!” (Notes and Credits by Low’n’Zack)
Il disco che sto per presentarvi non è il solito album dell’ultimo rapper arrivato sulla scena. E’ un album strumentale, tranne due pezzi cantati, prodotto e curato da un disegnatore abruzzese, Simone Zaccagnini, molto presente nella scena rap italiana (quella vera) tra beat, copertine e collaborazioni varie.
Gli unici due pezzi cantati (da Low’n’Zac stesso) in “Free’P’Hop” sono “Onda d’urto” e “Intreccio”. Simone aka Low’n’Zac sà il fatto suo: alle macchine, come nel rap, riesce a creare le atmosfere giuste in ogni traccia. Non è il tipo da megametriche, da punchlines o da quello che cazzo volete voi. Zac, nel rap, ti fa entrare nel suo mondo, nelle vie dove sta passeggiando, ti fa respirare l’aria, i profumi, del luogo in cui si trova per farti riflettere un attimo sulle cose piccole, semplici ma essenziali. Crea immagini di quotidianità. Un artista, senza ombra di dubbio.
Alle macchine (o più semplicemente, come dice lui, al cubase) riesce a fare praticamente la stessa cosa, utilizzando campioni tagliati in modo esemplare: pezzi presi dal jazz, dal funk o dalla musica a noi più vicina, quella italiana degli anni ’70.
Quattordici pezzi che si lasciano ascoltare in modo piacevole e scorrevole. Tutto qui? NO. Free’P’Hop non è il lavoro di un semplice beatmaker o di un MC, bensì è l’opera di un artista, disegnatore di professione e mc/produttore per passione.
Ascoltatelo e scaricatelo su http://overknights.bandcamp.com/album/freephop oppure sul suo blog http://zetacolcerchietto.blogspot.com/
Big Up Low’n’Zac!!!
Tracklist:
- Butta SGiù
- Frequenza 70.4
- Dissenso
- Onda Sismica
- Onda D’Urto
- Fuga Parte 2
- Samurai
- Neet
- Megapissel
- Intreccio
- Boia De
- Flemma
- Afa
- Cassa Di Legnyo
…………semplicemente ESTATE!…………………yo. 😀
La cosa più buffa è che anche uno come me, che di rap non ne capisce proprio un cazzo, sapeva di chi si stava parlando.
Sto già scaricando 😀
DAI MO !
ciao,
volevo sapere che cosa é il free’p hop per te?
perché io sono un agente artistico del artista francese Mister Karma, il nostro stile di musica é : free’p hop.
Un mix di rap cantato accompagnato da una band di musicisti.
Free’P Hop è anche un movimento artistico che è un raduno di artisti di diversa provenienza. Un artista visivo arriva sul palco con noi e creare la sua opera durante l’ascolto di musica, dipinge i suoi sentimenti immediati.
Le tre parole chiave del concetto sono: miscelazione, scambio, condivisione.
scrivi mi : marie.trible@gmail.com