Il rap statico e standardizzato dello stivale

eNosferato

Lui è un gangst... è il vero intenditore rap underground dello staff, e questo dovrebbe essere sufficiente per attirare la vostra attenzione!

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7 risposte

  1. DevilA ha detto:

    nel rap come in altri ambiti musicali esiste un problema di fondamentale importanza: manca la passione!!! ..la passione dovrebbe essere sempre il cuore pulsante della musica, che invece troppo spesso finisce per diventare nientepiù che carne morta..e allora si finisce per accontentarsi,per non sbattersi più giorno dopo giorno in cerca di idee sempre nuove e vitali, per cullarsi su fantomatici allori in plexiglass…più passione checcazzo..più passione!!!

  2. ILPAZZODICELAVERITà ha detto:

    MADONNA MIA PAROLE SANTE!!!!!…GRANDE ALè….QSTO è IL TUO MIGLIORE ARTICOLO!…SPERANDO POSSA SERVIRE A QLKOSA…O MEGLIO…A QUALCUNO!…O MEGLIO ANCORA…A MOLTI!!……STAY HARDCORE!!…TUTTA LA VITA!!!

  3. eNosferato ha detto:

    Grazie mille Pazzo! Grande DevilA che ha introdotto un fattore importantissimo, forse da me tralasciato: LA PASSIONE!
    Stay Hardcore in tutta la penisola, “isole comprese”

  4. Blackbird ha detto:

    Vi dimenticate di un fatto molto importante nella musica: Casa discografica.
    Molti contratti discografici impongono che in un dato periodo di tempo ( di solito si parla di anni) l’artista deve pubblicare un certo numeri di cd.
    Se l’artista non è ispirato (potete rimpiazzare “ispirato” con qualsiasi parola a voi più gradita) si ritrova nella posizione di dover per obbligo creare; e questa creazione si rivela, ovviamente, “na cagata”.
    Così funziona da anni, e così continuerà a funzionare… A quel punto l’artista dovrebbe dire: “ma vaffanculo, casa discografica!”… Non tutti ci riescono, e quei pochi che invece possono si creano i propri marchi discografici. Per il resto degli artisti sapete cosa capita.

    • DevilA ha detto:

      comunque riguardo le case discografiche..il problema non è tanto il numero di cd imposti in un certo periodo di tempo deciso a tavolino, quanto il fatto che siano loro a decidere qualsiasi cosa al posto del gruppo o artista di turno!!e ovviamente sono scelte dettate da quello che la gente vuole sentire e vedere, quindi viene imposto di fare determinate canzoni,con determinati testi, vestirsi in una certa maniera..tutto a guadagno delle vendite ma il più delle volte a discapito della qualità della musica stessa,e sempre a discapito della originalità e fantasia dell’artista che non è più tale ma semplicemente una marionetta nelle loro mani!!

  5. eNosferato ha detto:

    mi permetto di rispondere a Blackbird…
    nel rap, e io parlo della scena underground (perché di rap nel musicbusiness non ne sento neanche il lezzo…) la maggior parte dei prodotti in uscita sono autoproduzioni quindi i cosiddetti “rappers” non hanno obblighi nei confronti di major, fanno quello che fanno perché ne hanno voglia…
    A maggior ragione dovrebbero metterci più impegno e più passione, ma anche più intelligenza nel fare musica.
    Ovviamente, parlando di musica in generale puoi avere tutta la ragione di questo mondo…

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