Vi ricordate dei vecchi Korn? Quelli di
Korn o di
Life is Peachy, ma anche di quelli di
A.D.I.D.A.S. ,
Shoots and Ladders,
Clow,
Blind,
No Place to Hide, eccetera. Insomma, i nostri cari vecchi Korn, quelli dei due primi cd, sotto la produzione di Ross Robinson?
Molti di voi magari non li ricorderanno, forse perché sono ormai anni e anni che non si sente un loro lavoro davvero soddisfacente. Infatti gli ultimi cd pubblicati sono totalmente commercializzati. Il vero sound dei Korn viene sostituito da tastiere, sintetizzatori, Pro Tools e roba del genere. Esattamente quello che noi fan non volevamo o che magari non ci aspettavamo di trovare in uno dei loro CD.
Questa volta però i Korn sono tornati a quello che erano: niente Pro Tools, soltanto una tracklist di 11 canzoni (altre 3 nell’edizione speciale e 4 nella versione speciale di iTunes).
Iniziamo dal nome: in principio il titolo dell’ album era Korn III, scelto per rimembrare i primi due capolavori della band e, forse, per divenirne il successivo; poi il titolo è stato esteso a Korn III:Remember who you are. Jonathan ci spiega il significato di questo nuovo titolo: «Il tutto va a finire con una sola domanda: Chi cazzo sono? E’ fatto per ricordare da dove proveniamo. Il titolo riassume tutto quello che troverete nei pezzi.» Shaffler poi aggiunge: «Puoi facilmente perdere di vista quello che volevi o desideravi suonare all’inizio a causa dei soldi, dei viaggi e della fama. Adesso è come dire: Ok, premiamo il pulsante RESET e ricominciamo da dove ci eravamo fermati tanti anni fa».
Nel CD si sente ancora la mancanza di
Head, vecchio chitarrista dei Korn (che abbandonò la band nel lontano 2005 per “ritrovare dio”), il quale, aggiungendo quegli strani scorci di chorus o flanger, rendeva completo il vero sound dei Korn. Comunque,
Munky ce l’ha messo tutta per ricreare il vecchio sound Nu Metal ottenendo comunque, a mio parere, un ottimo risultato.
Uno dei punti forti di questo CD sono le percussioni, affidate al nuovo batterista Ray Luzier, noto per essere stato il batterista turnista dei Korn nel 2008 durante il Bitch We Have a Problem Tour 2008. La sua batteria, molto più “improvvisata” rispetto a quella dei due precedenti batteristi, si mescola alla perfezione con il basso di Fieldy, slappante e aggressivo come una volta.
Per quanto riguarda la voce di
Jonathan, questa non è così aggressiva come nei primi 2 cd della band, ma comunque si avvicina a quella delle origini. Qui è sicuramente intervenuto Robinson, che conosce il vero sound dei Korn come se fosse stato inventato da lui (e se ci pensate, è un po’ vero).
Per quanto riguarda invece i testi, Jonathan e il resto della band inizialmente volevano che nel CD fosse possibile identificare 5 simboli che dimostrino la decadenza dell’umanità (droghe, religione, potere, soldi e il tempo). Poi, Jonathan ci spiega che: «[l’album] si è trasformato in qualcosa di più “pieno”. Il CD concettuale era la mia intenzione e stavo scrivendo testi che girassero intorno a quello. Però poi altre cose sono iniziate a venire fuori e non posso controllare quello che fuoriesce dal mio interiore. La musica cambia sempre. Posso iniziare con un piano ma poi si trasforma in qualcosa di molto diverso. Abbiamo 13 o 14 canzoni finite e i ragazzi fanno a turni per registrare le chitarre e i bassi. La batteria è totalmente registrata. E’ il nostro cd più “diverso” e penso che farà felici i nostri fan. E tutti saranno molto sorpresi da questo.»
Robinson ha commentato su Twitter la registrazione della voce: «L’evoluzione umana del “regalare” e il “dare” (nella musica) ha raggiunto un nuovo livello; lo studio si è riempito di lacrime di gioia e gratitudine… Mio dio, Lui sta tornando!!!»
Insomma, sembra che con questo cd i Korn siano risorti e siano più carichi che mai.
Per chi non lo sapesse, inoltre, il 22 settembre Ozzy Osbourne suonerà insieme ai Korn (sul poster che pubblicizza il live c’è scritto “special guest: Korn”). Ditemi voi se è normale sentire che un gruppo come i Korn diventi il “gruppo spalla” di Ozzy. L’evento avverrà al Palasharp di Milano e il costo del biglietto è di 59,80€. Molti di voi penseranno che sia troppo alto, ma vi svelo una cosa: il 4 e 5 settembre, rispettivamente a Roma e Milano, suoneranno i Guns N’ Roses. Più precisamente, suonerà Axl Roses con la line up dell’ultimo CD pubblicato (si, sono musicisti con le palle, ma non sono i veri Guns) e il costo del biglietto è di 70€. A mio parere, non c’è confronto con il prezzo del biglietto dei Korn.
Comunque, l’opinione sulle canzoni la lascio a voi, ma se vi interessa la mia ve la riassumo con una semplicissima frase: They Are Back.
Voto: (8 / 10)
Tracklist
1- Uber-Time
2- Oildale (Leave me alone)
3- Pop a Pill
4- Fear Is a Place to Live
5- Move On
6- Lead the Parade
7- Let the Guilt Go
8- The Past
9- Never Around
10- Are You Ready to Live?
11- Holding All These Lies
Bonus track
12- Trapped Underneath the Stairs
13- People Pleaser
14- Blind (Live)
15- Oildale (Leave Me Alone) (Live)
Vi lascio i video delle registrazioni in studio.
Buona visione, Stay Tuned & Keep Rocking m/ .
Formazione:
- Jonathan Davis – voce, gaita (1993–presente)
- James “Munky” Shaffer – chitarra, cori (1993–presente)
- Brian “Head” Welch – chitarra, cori (1993-2005, 2013–presente)
- Reginald “Fieldy” Arvizu – basso (1993–presente)
- Ray Luzier – batteria (2007–presente)