[INTERVISTA] LET THEM FALL live @ Scumm (Pescara) con il loro “Wolftales tour”
Poco prima del live che li vedrà protagonisti allo Scumm di Pescara, affiancati dai molisani Face Your Fears, abbiamo intervistato una, anzi, la realtà emergente in ambito Metalcore. Si chiamano Let Them Fall e da poco è uscito il loro primo full lenght, Wolf Tales, per la Antigony Records. Rita (voce) e Gabriele (chitarra, voce) si sono dimostrati ben disponibili di raccontarci la loro vita discografica, dagli esordi ad oggi.
Partiamo subito dalle origini della band. Vi va di parlarci del vostro progetto?
Rita: Certo. Siamo i Let Them Fall da Grosseto. Siamo nati come gruppo Hardcore/Punk, leggermente melodico, perché avevamo dei vecchi componenti con radici che puntavano verso quel genere. Poi pian piano ci siamo evoluti facendo uscire il primo EP dal titolo No More Silence, e successivamente con Of Kings & Heroes, uscito nel 2015, abbiamo intrapreso la strada verso il Metalcore. Abbiamo promosso questo EP in tutta Italia e abbiamo fatto anche un tour promozionale estero. Dopodiché abbiamo rilasciato il primo singolo che fa parte anche dell’album, “Fenrir”, con cui abbiamo ottenuto buoni riscontri circa quel tipo di sound che avevamo studiato e ci siamo poi concentrati sulla stesura del disco.
Ho notato la tematica della mitologia nordica come collante tra le canzoni. E’ giusto?
Gabriele: In realtà la mitologia nordica è più che altro un’ispirazione, un rimando, un qualcosa di concettuale a livello di immagine che abbiamo voluto creare per far sentire un po’ a casa le persone che amano questo tipo di letteratura. Nei testi, infatti, non parliamo delle vicende delle divinità norrene, ma trattiamo argomenti di vita quotidiana. Nel disco puoi trovare personaggi che riportano a determinati valori. Parliamo spesso di onestà, saggezza, coraggio. Alla fine i nostri testi sono molto positive, come attitudine. Sono volti all’automiglioramento di noi stessi.
Avete notato differenze tra il pubblico italiano e quello straniero nel corso dei vostri concerti?
Rita: Ci sono differenze anche da come uno spettatore guarda il live. Magari in Italia trovi chi si mette a braccia conserte e cerca di capire ogni singola cosa che fai in modo attento. All’estero ho notato un po’ meno questo atteggiamento. Si nota molto più coinvolgimento sul piano del divertimento. Si vive il live senza stare troppo a pensare tecnicamente la band cosa fa, senza stare a fare la ripresa col telefonino. Lì c’è più coinvolgimento nella persona, più movimento sotto il palco.
Quali band hanno influenzato il vostro collettivo?
Gabriele: Quello che ascoltiamo nel furgone non ve lo consigliamo assolutamente perché partono delle tamarrate incredibili. IHIHIHIH! In generale, tornando seri, il disco prende molto da band ovviamente della scena Metalcore mondiale, si parla, quindi, di While She Sleeps, A Ghost Inside, Architects, Amity Affliction. Insomma sono questi i nomi a cui ci rifacciamo a livello di riffing, di composizione strumentale. Invece il concept, l’atmosfera che noi creiamo dipende tanto anche dalle nostre passioni più cinematografiche. A me piacciono tanto i film fantasy. E anche questo ha influito. La componente orchestrale, difatti, nei nostri pezzi è molto presente.
Che avete da dire sulla scena Metalcore italiana? Avete qualche gruppo da segnalare?
Gabriele: A riguardo vedo che c’è ultimamente un’unione che prima non c’era mai stata. Quello che vedo adesso mi sta piacendo un sacco. Unione, ripeto, volontà di condividere, rispetto e tanta umiltà. Volevo citare il nostro collettivo, Metalheads Money Gang, che si fonda su questi valori. Dentro trovate band come Next Time Mr. Fox, Drown In Sulphur e tutti i gruppi della nostra etichetta: Moderntears, Thalos, The Chasing Monster.
Rita: In Italia non è che siamo tantissime band Metalcore, quindi è inutile farsi la guerra. Tanto vale unirsi e creare qualcosa di solido insieme.
Cosa prevede il futuro dei Let Them Fall?
Gabriele: E’ vero che Wolf Tales è appena uscito, però in futuro, non andremo a stravolgere questo concept che abbiamo ideato, semmai ad espanderlo. Proseguire e raccontare di più la storia narrata nel disco, approfondirla. Non ci butteremo a capofitto su altro.
Rita: Possiamo dirvi però che a breve registreremo un altro videoclip. Questo non lo sa nessuno, ma siete i primi a cui lo diciamo, a parte la nostra label. E’ un’esclusiva che vi diamo in anticipo.
Giovanni Panebianco
Link utili: Let Them Fall