[LIVE REPORT] 27 marzo 2018 – Il firmacopie dei Baustelle a Roma
L’occasione era davvero ghiotta per qualunque fan dei Baustelle: un firmacopie alla Feltrinelli di via Appia a Roma.
Ecco giustificati gli oltre duecento chilometri di macchina intrapresi per un viaggio verso la capitale.
Un firmacopie è un evento che permette di incontrare il proprio artista preferito, farsi autografare uno o più dischi e farsi una foto con lui.
L’appuntamento era fissato per le ore 18.30, ma l’attesa era già tanta sin dalle prime ore del pomeriggio.
Moltissime le persone accorse anche da fuori regione (ce n’erano da Marche, Molise, Puglie ed Abruzzo).
La band, attualmente composta da Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini, era fresca di pubblicazione del nuovo album “L’Amore e la Violenza vol. 2”, uscito su etichetta Universal, che in poco tempo aveva già conquistato la vetta delle classifiche di vendita e riscosso anche ottimi pareri da parte della stampa specializzata.
Con loro sul palco, ad intervistarli, c’era Francesco Pacifico, noto scrittore e blogger che ha appena dato alle stampe per la Rizzoli il suo ultimo romanzo, “Le Donne Amate”.
Tante sono state le domande rivolte da quest’ultimo alla band, che non si è certo risparmiata nelle risposte.
E’ stato molto interessante ascoltare come abbia preso vita l’ultimo disco dei Baustelle.
Tutte le canzoni, infatti, sono nate su spunti del frontman Francesco Bianconi che componeva dapprima la musica e poi le liriche.
L’elemento più distintivo del lavoro è il fatto che il cd (disponibile anche in formato vinile in edizione numerata limitata) abbia un unico tema conduttore: l’amore. Una parola su cui sono state scritte milioni di pagine di libri ed altrettante canzoni.
Si è ironizzato anche su parole quali sperma che spesso non trovano spazio nelle moderne composizioni ma che sono il fulcro della vita.
Stranamente però, il lavoro ha preso forma tramite riff di chitarra e non di pianoforte come succedeva in passato. Una novità, che di certo non ha condizionato l’esito del risultato, che è stata ampiamente esplicata da Claudio Brasini (forse il più timido dei tre che però dimostra sempre un grande attaccamento ai propri fan con la sua disponibilità).
Rachele Bastreghi, come sempre, è apparsa elegantissima, indossando un grande cappello.
Francesco Pacifico ha condotto il colloquio in maniera magistrale, non scadendo mai nel banale e dimostrandosi all’altezza del proprio ruolo.
Dopo quasi venti minuti d’intervista, spazio alle (poche) domande dei fan.
Ed infine il momento più atteso da tutti: quello dell’agognata foto con la band che tutti hanno potuto comodamente scaricare il giorno seguente dalla pagina Facebook de La Feltrinelli.
Quel che più ha colpito però è stato il “lato umano” della band. Spesso, infatti, in eventi come questo pare di essere in una fabbrica, dove le persone sono oggetti in produzione su un rullo che vanno smaltite nel minor tempo possibile.
In questo caso non è stato così; c’è stato infatti tempo anche per scambiare quattro chiacchiere in maniera anche confidenziale con i propri beniamini.
Merito anche dell’organizzazione perfetta dello staff della Feltrinelli che ha lavorato alacremente anche nei giorni precedenti affinché il tutto riuscisse nella maniera migliore possibile.
Un’esperienza, questa del firmacopie, che rimarrà per sempre nella memoria delle centinaia di persone accorse da ogni dove per vedere una band che ormai definire “Indie” è quasi paradossale.
Il successo è infatti arrivato già da tempo; starà ai Baustelle saperlo mantenere a ritmo di note e parole.
duraniano
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