ÀWARÉ: online il video di “UN MINUTO DI ASCOLTO”, debutto della rock band bergamasca
“Mentre si spendono ‘minuti di silenzio’ più o meno contriti per le stragi in Europa e in America, ci chiediamo se non sia meglio provare ad affrontare ‘un minuto di ascolto’ a partire dalle nostre case, dalle nostre scuole, dai nostri immigrati, dal nostro senso etico arrugginito.”
Usano queste parole gli Àwaré per presentare “Un minuto di ascolto“, primo singolo della formazione new-grunge bergamasca che anticipa l’uscita di un disco di debutto attualmente in lavorazione e di un mini-tour che partirà giovedì 5 ottobre da Torino.
Il video che accompagna il brano – realizzato da GoodLights, ovvero dal chitarrista Giovanni Bonalumi – racconta una storia dai colori freddi e acidi che, come spiega la band, “è il ritratto di una distanza virtuale, fatta di disattenzione, di non empatia, di urla e silenzi, fino alla rassegnazione. Non vuole essere una critica alla società moderna, ma un suo essudato. Il sangue non fluisce per criticare la ferita, ne è la naturale conseguenza.”
Gli Àwaré considerano “Un minuto di ascolto” una sorta di manifesto programmatico perché “senza ascolto non ha senso parlare di musica, non ha senso parlare di esseri umani. In fondo metà della musica la fa chi ascolta.” E proprio sull’onda di questa convinzione saranno sui palchi nelle prossime settimane. Ecco le date sino ad ora confermate:
- 11/10 /// Bergamo, Edoné Bergamo [+ Il Vuoto Elettrico]
- 12/10 /// Brescia, L’orso Furioso [+ Davide Olivari]
- 14/10 /// Trieste, Fallout Music Club [+ Dasia]
- 04/11 /// Osio Sopra (BG), Joe Koala [+ Mush]
- 17/11 /// Bergamo, Spazio Polaresco
- 01/12 /// Monza, Arci Scuotivento Monza
Spirito post-hardcore e un’attitudine verso il rock d’autore, un sound che impatta contro le costole e una specifica attenzione a testi che si muovono su due binari: uno intimo e privato e uno rivolto a temi importanti come i diritti umani e bioetici, la questione palestinese, l’incomunicabilità e l’attualità.
Àwaré in giapponese è un’espressione di meraviglia rivolta alla finitezza e alla caducità delle cose. La bellezza degli attimi prima che si diluiscano nel “sempre”. L’intensità di alcune parole e di alcuni suoni che si sollevano, per pochi istanti, prima di tornare sul fondale.
“Suoniamo per trovarci tutti umani, tutti legati dalla sofferenza, dalla speranza, dalla fatica. E non solo dall’estate e dai meme di Facebook. Suonare è come respirare, necessario, ma non sempre possibile, non per sempre: una sola certezza, sarà l’ultima cosa che smetterai di fare. Stiamo scrivendo il nostro primo disco, sarà una bomba.”
Formazione
- Viky Rubini – voce e chitarra
- Giovanni Bonalumi – chitarra
- Francesco Mancin – basso
- Andrea Testa – batteria
Link utili: Àwaré