[INTERVISTA] Mauro Pina: con Rosalinda Celentano e tanto altro
Il nuovo disco di Mauro Pina chiude il cerchio di una vita.
Almeno questo si evince andando a scontrarsi con la carriera del cantautore comasco Mauro Pina che proprio con la splendida featuring di Rosalinda Celentano sul singolo di lancio “Sei fantastico” corona il sogno di dare al suo mood sonoro un taglio artistico e un’impronta che affonda decisamente le mani in quella che è stata la tempra di un certo modo di fare musica d’autore in Italia.
Ma non solo questo in questi 11 inediti + 3 edizioni remix contenute nel disco “L’ho scritto io” pubblicato lo scorso 15 settembre.
Se certamente le tre ballad in lingua inglese rappresentano un must di bellezza ed equilibrio direi che momenti come “Momenti” (e mi si perdoni il dovuto gioco di parole) c’è un sapore nostalgico che mi affascina con quel suono un po’ ferroso, un Battisti, un po’ americano di hammond.
Come al solito non ci piace svelare ogni dettaglio ma diciamo che il sapore di quest’opera ci riporta ad un’Italia che ormai non c’è più, di quando l’America era ancora un sogno, di quando c’erano i Caraibi e la Bossanova, di quando si viveva ancora per il contenuto d’essere prima che di apparenze di circostanza.
L’intervista a Mauro Pina.
C’è davvero molto poco di italiano in questo disco. Suoni caldi, ritmi latini e andamenti esotici (se posso forzare un poco i termini). Che cantautore italiano sei?
Osservazione perfetta.
Non credo di essere un cantautore italiano, almeno non per quanto riguarda stile e sound che vado ricercando.
Non arrivo da quella scuola e sono, nei gusti musicali, un esterofilo convinto.
Il brano “What Can I Do” credo sia il momento più alto del disco. Come mai brani anche in inglese?
Bene, e non sei il primo a dirlo…
Vogliamo l’estero, siamo partiti forte con quell’idea in testa.
Sappiamo che la mia musica potrebbe funzionare molto fuori dall’Italia e ci stiamo costruendo qua un background per presentarci ancora più forti altrove.
Senza chiaramente disdegnare il mercato nostrano…
Ma sinceramente qua io ci credo molto poco…
Le tue numerose esperienze sono comunque caratterizzate sempre da un determinato background artistico. Ed infatti questo disco lo riflette tutto. Come mai non hai cercato anche altri tipi di contaminazione? Cosa ti ha spinto a divenire solo questo tipo di artista?
Gusto personale.
Amo la canzone che ti arriva dentro, che ti fa sussultare al primo ascolto per un passaggio armonico che da sensazioni.
Ho ascoltato di tutto, non è una questione di non aver ricercati altro.
Io sono questo, amo questo.
E penso che non avrei potuto essere nient’altro che “questo tipo di artista”.
Dietro la featuring di Rosalinda Celentano c’è un sogno che si realizza. Ce ne parli?
Il featuring con Rosalinda nasce da un’idea di Efrem Sagrada, promoter comune e ‘direttore esecutivo’ del progetto.
Lei aggiunge interesse (molto) al prodotto, dopo 27 anni di inattività musicale riesco a riportarla in sala di registrazione…
Beh… Una notevole medaglia per uno che si affaccia solo ora a questi livelli.
La speranza è che tutto questo ci porti dove mai avrei potuto pensare prima
Come hai scelto come e quanto far intervenire la Celentano?
La parte di Rosalinda devo dirti che non esisteva.
Ci è stato chiesto di inserirla in questo pezzo, indicato da Efrem come quello ideale per l’uscita del primo singolo.
Così io ho studiato la parte armonica, il dove ed il come inserirla, e Patricia Stancich, la mia partner nell’operazione è coautore di parte dei testi dell’album, ha scritto questi controcanti in inglese che avallano tutto ciò che dico io cantandola in italiano.
Bello no?
Link utili: Mauro Pina