Pubblicato “Il nuovo mare”, secondo album dei BUIOINGOLA
Giunti al termine di un’esistenza oscura ma lontana da qualsiasi coordinata conosciuta, i Buioingola, band post-doom/dark wave toscana, presentano il loro canto del cigno, un monolite di ossidiana e nera punizione sonora. Il nuovo mare, nuovo e probabilmente ultimo album del trio, rappresenta un ulteriore passo da parte della band verso l’abisso – uno spasmo sonoro scolpito ancora una volta dalla singolare alchimia della band fatta di crust punk agonizzante mescolato a malati elementi shoegaze e post-punk, possenti propagazioni black/doom, e marziali tessiture industrial.
In 35 soffocanti minuti di oscurità indistricabile i Buioingola ci mostrano ancora una volta la loro maestria nella costruzione di un altare sonoro assolutamente personale ed unico. Un rituale di punk/metal maestoso in cui l’essenza di band come Planks, His Hero Is Gone, Godflesh, Sisters of Mercy, Cure, Neurosis, Amebix ed Altar of Plagues viene sublimata in un oceano di buio onnipotente.
Guidati dall’asse formato da Diego (chitarra e voce) e Thomas (batteria), i buioingola sono una di quelle band che vanificano ogni tentativo di definizione o incasellamento. Dopo essersi presentata con un demo di tre tracce (2012) e un LP, Dopo l’apnea (Sentient Ruin Laboratories, 2013), che hanno ridefinito la qualità e l’estetica del neo-crust italiano, la band si è costantemente spinta ai vertici del metal atmosferico italiano grazie a una musica totalmente fuori da qualsiasi schema preconfezionato – un amalgama intessuta di doom, dark wave e crust. Ispirati da Amebix, Cocteau Twins, Cure, Killing Joke e Joy Division, il trio è riuscito a elevare la propria espressione a un livello superiore di punizione sonora, iniettando la loro estetica dark/post-punk dentro un maelstrom di riff doom monolitici e opprimenti.
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