RECENSIONE: Deathwood – …And if it were true?
Il disco d’esordio dei Deathwood è sostanzialmente un manifesto d’onestà intellettuale in cui l’horror punk esiste per definizione ma non condiziona in alcun modo lo sviluppo artistico che la band ha saputo imprimere al suo debutto. In questo senso i 4 ragazzi abruzzesi fanno tutto nel modo giusto. La produzione evita la prevedibilità di un’impostazione alla Rise Against e predilige sonorità scariche e taglienti che riescono a dare una caratterizzazione del tutto personale ad un genere altrimenti inevitabilmente anacronistico. Non ci sono percezioni che possano far pensare all’ascoltatore di trovarsi di fronte ad un revival di qualcosa ormai estinto, al contrario le scelte sonore coniugano vintage e modernità senza intoppi ed errori di alcun tipo. Il percorso risulta vincente e conferisce alla band una condizione d’esistenza mai scontata.
Il disco procede senza fronzoli, singolo dopo singolo. I Deathwood non commettono l’errore di specchiarsi ma ci guidano decisi attraverso leggende metropolitane (legate sopratutto ai territori abruzzesi) e strutture narrative ben congegnate. Tutta l’impostazione melodica in realtà, come già accennato, ha poco a che vedere con l’horror punk in senso classico. Band come Misfits e Calabrese non sono altro che un eco lontano, testimoni di un qualcosa che c’è ma che in qualche modo è stato superato. Scavalcato a favore di una interessante commistione fra un punk rock di stampo Offspring ed atmosfere vicine al moderno heavy metal (gli ultimi Iron Maiden su tutti). Le contaminazioni confezionano un esordio efficace e vincente, capace di stregare anche gli appassionati distanti da proposte come questa.
Ottima la prima.
Link utili: Official Facebook Page
Voto: (7,5 / 10)
Tracklist:
- Horror movie…why?
- Losing hands
- The legend is true
- Freak family
- Memories
- Lake of the undead
- Ghosts
- Straitjacket
- The Day is Over