RECENSIONE: L’IO – Bon Ton
Flavio Ciotola, in arte L’IO, debutta nel panorama discografico italiano con “Bon Ton“. L’album è un connubio di idee sincere e personali; il cantautore partenopeo dimostra di aver raggiunto una sintesi efficace sulla condizione giovanile della sua generazione. Il disco si inserisce nello scenario indie italiano con forti richiami ed influenze del nuovo cantautorato, approssimandosi ad artisti come Bugo, Dente e non solo, dato che dai brani emergono anche sonorità vicine al rock.
Quello che traspare dalla musica de L’IO è un profondo rifiuto per le etichette, per i luoghi comuni, per tutte le ipocrisie della vita da cui cerca di scappare, o meglio, che cerca di combattere. Per mettere in pratica questa esistenziale ribellione nei confronti di qualcosa di così inafferrabile, ricorre a tutta la sua carica di insoddisfatto. Flavio Ciotola “chiama rivolta” dentro di sé. Il non riuscire a trovare un posto in questo mondo (o forse in questo Paese) è il concetto che sta alla base dell’album, divenendo un saggio realistico delle situazioni e dei caratteri tipici della nostra vita quotidiana. Lo stesso linguaggio usato nei testi tralascia le fioriture e gli addobbi, risultando secco e focalizzato sullo scopo da raggiungere: parlare direttamente all’interlocutore-ascoltatore; e lo fa senza veli, raccontando le tristezze, le stranezze, gli amori, i tradimenti, abbandonando proprio quel “bon ton” tipico di gran parte dell’arte e connotando le sue liriche di una comicità amara, con un sorriso forzato stampato in faccia.
L’IO, insomma, sembra divertirsi a trecentosessanta gradi in questo suo debutto, a volte peccando di eccessiva e gratuita sfrontatezza, forse a tratti fine a se stessa come in “Buongiorno un cazzo“. “Bon Ton” è tuttavia un disco ottimamente costruito, dalle strutture melodiche fino alle ritmiche ed ai contenuti. Andare contro questo manierismo sia metaforicamente che concretamente fa dell’album una proposta sincera e coerente, aspetto assolutamente da non sottovalutare.
Remo Cruz
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Voto: (8 / 10)
Tracklist:
1. Zero
2. Quando sbagli
3. Resta poco tempo
4. Ma quanto è bello tradire
5. Ridere per vivere
6. Spiegami perché mi innamoro sempre delle troie
7. Buon giorno un cazzo
8. Vela e motore
9. Al momento sbagliato
10. Chiamo rivolta
11. Difetti perfetti