RECENSIONE: Giuditta Scorcelletti – Nightingale
Giuditta Scorcelletti è una cantautrice di Montecatini Terme, scovata per caso dall’artista Michael Hoppé (compositore, musicista e produttore inglese noto ai più) durante un’esibizione fra le strade di San Giminiano. “Nightingale” è il suo primo full-lenght: 16 tracce che lasciano spazio anche ad un episodio in lingua italiana, “L’Usignolo”. Il filo conduttore delle tematiche di questo disco è una sorta di “folk romantico” in cui l’amore e la delicatezza trovano compiuta espressione sin dai titoli stessi dei brani. La voce di Giuditta, vera protagonista ed indubbiamente ricca sotto il punto di vista tecnico, sembra possedere tutte le skills necessarie a produzioni di questo tipo.
Nonostante Nightingale sia sostanzialmente ottimamente scritto, arrangiato ed interpretato rimane un full-lenght alla lunga ripetitivo e monotono; a tratti il passaggio da un brano all’altro è quasi impercettibile ed a questo si aggiunge l’assenza di episodi che possano in qualche modo destare l’attenzione dell’ascoltatore interrompendo il torpore spesso inevitabile. Nightingale è sicuramente un full-lenght ricco di spunti, un prodotto di ineccepibile qualità. Tuttavia scelte più oculate per quel che concerne le tempistiche e le dinamiche avrebbero potuto consacrarne definitivamente la validità artistica.
Link utili: Giuditta su Facebook
Voto: (6 / 10)
Tracklist:
- The Nightingale
- The Golden Leaves
- Mind How You Go
- I’am the Moon
- Unexpected
- Jailbirds
- I will Be There
- The Wall
- The Moon and I and You
- Love Overflows
- The Bedroom Mirror
- The Widover’s Waltz
- Ave Maria
- For What It’s Worth
- L’Usignolo
- Catalina