RECENSIONE: Alba Caduca – Uomo Nuovo
Stabilizzata definitamente la line up nel 2012, gli Alba Caduca, band friulana, portano in bagaglio tre dischi auto-prodotti; a Maggio 2015 esce l’ultima fatica: “Uomo Nuovo”.
Quello che emerge principalmente da questo album (10 brani in totale) è sicuramente un certo tipo di linearità e coerenza. Intravista la strada da percorrere, gli Alba Caduca ci si sono buttati a capofitto dando luce ad un full-lenght in cui tutto è bilanciato con cura e maestria: le strutture melodiche proposte dagli arrangiamenti chitarristici riescono ad emergere, creano un “muro” ove possibile e non perdono occasione per sostenere a dovere i brani che necessitano di costruzioni più raccolte. Lo stesso discorso vale per la sezione ritmica, sempre pronta a plasmare se stessa in perfetta armonia col resto. Il quadro sonoro di “Uomo Nuovo” è arricchito da sperimentazioni ed innesti elettronici che ne vanno a completare la caratterizzazione. Il tutto va pescare a piene mani dalle band che si sono fatte portatrici della genesi del rock alternativo in Italia (Marlene Kuntz su tutti).
Se le costruzioni strumentali risultano efficaci, l’intera impostazione vocale del disco ne pregiudica le sorti: pur dando il meglio in alcuni brani, come”Aniel“, Massimo Dubini perde spesso il filo del discorso (come nel ritornello di “Buco di Pietra“), peccando soprattutto sotto il punto di vista “energetico”; in altre situazioni forza inutili vocalismi che appaiono soltanto come eserciti di stile mal riusciti. Il tutto purtroppo danneggia irrimediabilmente la riuscita complessiva di “Uomo Nuovo“, oscurandone i pregi sotto il punto di vista strettamente strumentale. Per quel che concerne le liriche, pur non trovando una vera e propria originalità, gli Alba Caduca riescono nell’arduo compito di descrivere la propria realtà, a tratti distopica ma mai disperata. L’uomo nuovo insegue il cambiamento e prova a combattere la propria impotenza. Scelta che di suo rappresenta un processo, seppur limitativo, di evoluzione personale.
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Voto: (2,5 / 5)
Tracklist:
- Vivo
- NQO
- Aniel
- Exodant
- Buco di Pietra
- Scarti di Stella
- Prenderti Mai
- Vado in fa
- No Man’s land
- Non ti basta
Formazione:
- Massimo Dubini – voce
- Massimo Cisilino – basso, cori
- Elena Feragotto – chitarra
- Giulio D’Agosto- Batteria, cori