RECENSIONE: Cabrera – Da qui si vede tutto
“Da qui si vede tutto”, esordio sulla lunga distanza per i Cabrera, arriva dopo “Nessun rimorso“, EP di 5 pezzi lanciato nell’Aprile del 2014. I 4 modenesi affrontano un percorso breve ed intenso che li porta alla release del primo full nel Febbraio seguente, appena 10 mesi dopo.
In questo disco i Cabrera mostrano l’intento di andare “all in” sulle emozioni nude e crude, senza mai dare spazio a suggestioni indirette in grado di generare l’empatia necessaria all’ascoltare per metabolizzare e fare proprio un determinato messaggio (scelta peraltro tipica del post rock, genere entro cui la band prova a trovare una propria collocazione). L’approccio lirico risulta estremamente diretto, associato, mai con le dovute distanze, al populismo emozionale che ha fatto le fortune di band come Gazebo Penguins, Fine Before You Came e FASK. Non che ci sia nulla di male in questo, semplicemente manca la personalizzazione di una proposta che subisce ogni anno un riciclo forzato da parte di centinaia di band, avvezze a buttarsi in uno dei pochi calderoni ancora accesi (per quanto non ci è dato saperlo) dell’indie italiano.
Sotto il punto di vista strettamente strumentale la band emiliana sembra avere più cose da dire. Il genere proposto si fregia di commistioni estremamente interessanti, a metà fra echi post rock e richiami (sopratutto legati alle vocals) emo-core. Ad onor del vero la produzione non è straordinaria. A pagarne lo scotto maggiore è tutta la struttura chitarristica, povera soprattutto sui puliti. I pezzi sono però caratterizzati da dinamiche originali, lontane dall’ordinario e piacevolmente soprendenti. La prova tecnica dei musicisti è buona e regala ottimi momenti per quel che concerne l’aspetto armonico, con evidenti richiami alla scena math rock.
Tuttavia è impossibile giudicare il disco prescindendo dai suoi intenti strettamente comunicativi. Purtroppo quest’ultimi risultano eccessivamente derivativi e faticano a costruire una vera empatia con l’ascoltatore. I Cabrera mostrano un’anima viva, interessante e creativa, a cui manca un canale di comunicazione con l’esterno che possa essere personale e distante da stilemi fin troppo abusati.
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Voto: (5,5 / 10)
Tracklist:
- Sipario
- Una parola
- Il dirupo
- Fantasmi nel frigorifero
- Automobilisti della domenica
- Vengo dal buio
- Costellazioni
- Tentacoli
- Via Volturno
- Fuori Piove
Formazione:
- Francesco Galavotti – Chitarra / Voce
- Jason – Chitarra / Voce
- Marcello Vigarani – Basso / Voce
- Nicolò Bertoni – Batteria / Voce