RECENSIONE: Il Ciclista – Prepariamoci a partire
Marco Fontana è Il Ciclista e “Prepariamoci a Partire” è il suo primo album.
Il disco è un vero e proprio viaggio costruito sulla metafora del ciclismo. Nove brani in grado di trasmettere una sensazione di libertà. Quel “vento in faccia” che si percepisce pedalando. Si parte con le sonorità sognanti e classiche di “Concerto dalle nuvole” per poi passare al tipico brano estivo e rilassato dal titolo “Prepariamoci a partire”. Pop travolgente che trascina grazie ad una melodia orecchiabile con un testo che incoraggia il lasciarsi tutto alle spalle, comprese «le madri preoccupate».
Il disco si muove sull’onda del pop folk che tanto va di moda ultimamente, tuttavia differenziandosi e superando i precetti della “media” grazie alle capacità di scrittura di Marco. Testi mai banali, sul confine fra lo scanzonato ed il riflessivo. Nelle architetture armoniche echeggiano Samuele Bersani e Niccolò Fabi; il made in Italy che mette d’accordo tutti. Ogni singolo brano del disco appare cesellato nei minimi dettagli, nulla è lasciato al caso. Nemmeno la tipica interferenza da vinile a contatto con la puntina che si sente in sottofondo nel brano “Hai”.
Il pezzo che rende questo album una vera perla del cantautorato italiano è “Il Ciclista”: brano travolgente che si compone di un crescendo melodico. Evoca perfettamente la fatica di un’atleta impegnato nella salita, caparbio e per niente intento a mollare. Il verso «testa bassa e pedalare» diventa un vero e proprio tormentone. “Prepariamoci a partire” è un disco che sfrutta al meglio la tradizione del cantautorato italiano, lo rappresenta perfettamente senza sminuirlo nella popolana banalità. È, sicuramente, un disco estivo adatto ad ogni palato, sempre elegante e raffinato. Il pop d’autore, fatto così, è cibo per le orecchie e per l’anima.
Valentina Ecca
Link utili: Official Facebook Page
Voto: (4 / 5)
Tracklist:
1. Concerto dalle nuvole
2. Prepariamoci a partire
3. La resistenza
4. Hai
5. Il Ciclista
6. Dove vola
7. Sono i sogni
8. Miliardi di parole
9. Evaporo