RECENSIONE: Martello – Martello
Il progetto del “One Man Show” Martello, all’anagrafe Davide Pergolesi, è roba nuova e interessante.
L’artista si esibisce solitario con una tuta rossa, una batteria acustica, un sequence percussivo ed un microfono. Nessun computer, tutto è suonato rigorosamente dal vivo.
Quest’ultimo è un concetto particolare se si pensa che stiamo parlando di musica elettronica; dove le ore passate al PC a costruire suoni la fanno da padrona. Martello, invece, sceglie di essere crudo ed istantaneo, proprio come i brani contenuti nell’omonimo EP.
Sette pezzi sotto la profonda guida di un preciso minimalismo: nei testi, nel canto, nella composizione e nell’esecuzione. Un ritorno alle origini, in cui lo strumento primordiale (la batteria acustica) detta tempi e melodie. Segue una voce parlata che racconta storie semplici e lo fa con un gusto poetico che ricorda molto l’Haiku giapponese. Poche frasi ermetiche in grado di fotografare momenti di tutti i giorni, banali ma fondamentali. Divertente l’invettiva contro la sveglia mattutina “intonata” in “Due Parole”: l’odio-amore raccontato piano piano e scandito da poche parole alla volta durante l’esecuzione del brano terminano in grido di frustrazione e di disappunto nei confronti del suono implacabile di una sveglia che pone fine al riposo e catapulta il dormiente Martello alla realtà.
Quello che più affascina di questo album sono le costruzioni armoiche che, per quanto pervase da una matrice elettronica, mantengono vive reminiscenze acustiche; un esempio su tutti il brano, “Scomodi Silenzi”: un’ode cupa e new wave rivolta al concetto di silenzio ed alla sua tragica conclusione in diversi momenti della quotidianità. Tre minuti e quarantotto di musica che potrebbe tranquillamente raccontare la scena di un film di David Fincher.
Martello non è un’artista facile da assimilare; ci vuole attenzione, ma non troppa. Alla fine ti trascina in una dimensione dark nella quale non si sta poi così male. Un bell’esperimento che non si culla sull’inflazionato mondo della musica fatta col mouse.
Martello, a modo suo, è rock and roll.
Valentina Ecca
Link utili: Official Facebook Page
Voto: (4 / 5)
Tracklist:
1 – Ghiaccio Bollente
2 – Due Parole
3 – Affettare Il Pane
4 – Il Vuoto Sopra Di Noi
5 – Pausa Caffè
6 – Scomodi Silenzi
7 – Paga
Una risposta
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