RECENSIONE: In.Visible – Have you ever been?
Quando ci si trova davanti ad un album valido lo si capisce immediatamente: non c’è bisogno di alcun ragionamento, non è necessario ascoltare più volte i brani per comprendere cosa il musicista voleva comunicarci. Tutto diventa chiaro e trasparente già dal primo ascolto; quel che rimane da fare è goderselo.
L’album in questione è “Have you ever been” di Andrea Morsero, in arte In.Visible. Questo disco, che contiene 11 tracce incise nell’estate del 2013, ci rivela immediatamente l’idea e la linea guida che Morsero ha deciso di percorre. La caratterizzazione principale è senza dubbio quella scandita dalle influenze che rimandano al mondo dell’elettronica, ma con l’utilizzo di diversi e particolari synth le canzoni assumono un’inaspettata profondità: sono piccoli e precisi dettagli che trasformano e modellano un brano rendendolo inevitabilmente più ricco e variegato. Non c’è nessuna presunzione nella sperimentazione elettronica di In.Visible: i suoni scelti ed utilizzati non sono fastidiosi ed ingombranti, permettono invece alla voce di Morsero di spiccare all’interno delle costruzioni armoniche.
L’atmosfera che si respira è tipicamente anni ’80 con delle influenze new wave che ricordano vagamente band come i Depeche Mode; sono presenti tuttavia diversi sottogeneri. Basti pensare alla sonorità rock del brano “Love Gun” od alle suggestioni funky di “The magic”. Evidente è anche l’influenza di David Bowie: i brani “The second way” e “The deepest darkest side” ne sono un esempio lampante. L’album riesce, grazie a questi spunti, a creare un’atmosfera densa e cupa che permette all’ascoltatore di immergersi, senza troppa difficoltà, in un’altra dimensione. In.visible riesce a creare melodie morbide e decise , non risultando mai prepotente e violento.
Decisamente diversa è “Under”, ultima traccia del disco. Il ritmo rallenta e le sperimentazioni elettroniche spariscono lasciando spazio ad una sonorità più tradizionale: è una dolce ballata con chitarre, batteria e basso. E’ uno stop e un respiro che In.visible vuole regalarci, un delicato arrivederci.
“Have you ever been” è un ottimo album, una produzione per niente scontata e frettolosa. E’ un progetto che ha alle spalle una solida idea di comunicazione: i brani, pur essendo molto differenti tra di loro, si legano perfettamente l’uno all’altro creando un insieme armonico e coerente, senza fronzoli e senza alcuna presunzione.
Un disco valido che merita senza alcun dubbio di essere ascoltato.
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Voto: (4 / 5)
Tracklist:
- Another place to be
- Leather
- Invisible
- Fingers
- The magic
- Stagen
- The deepest darkest side
- Feel
- Love gun
- The second way
- Under
Formazione (2013):
- Andrea Morsero
Una risposta
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