RECENSIONE: Dispersion – Pillars
Dispersion è un progetto post black metal fondato nel Dicembre 2013 nel trevigiano da Dejan Pejcic, Mattia Sottana ed in un secondo momento dal batterista Nicola Fregona.
A pochi mesi dalla sua genesi il trio ci regala “Pillars”, un EP di 2 pezzi che trasmette soprattutto l’esigenza di esprimersi attraverso un black metal senza compromessi, di quello vecchio stampo ( vedi Immortal, Mayhem…). I ragazzi sembrano infatti incredibilmente distanti dalle logiche che porterebbero ad un un prodotto commercialmente appetibile.
L’opening track “Memory in land, Denied”, va letta come una suite che si sviluppa in più atti e brilla soprattutto grazie ad una serie di passaggi molto raffinati, prova tangibile del gusto intrinseco che caratterizza il trio veneto; le atmosfere trasudano un male antico, celato in quelle che sono le fredde e sconfinate lande nordeuropee. Un brano ambiguo, a tratti ambient, capace di creare commistioni interessanti e coinvolgenti.
“Being the ruin, Deep Cave” è un coadiuvato dei precetti black metal anni 90, rivisti e corretti grazie ad una vasta gamma di influenze e rimandi. Il brano strizza un occhio anche al melodic death svedese dei primordi, articolandosi tra blast beat, mid tempo e parti pulite arricchite da orchestrazioni; anche in questo caso il tutto sfocia in atmosfere ambient regalando al pezzo dinamiche inusuali ma sempre piacevoli.
Un buon inizio per una band così giovane; ci sono tutte le premesse per affrontare la sfida di un full-lenght. Disco che saremo sicuramente felici di ascoltare.
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Voto: (7,5 / 10)
Tracklist:
- Memory in land, Denied
- Being the ruin, Deep Cave
Formazione:
Dejan Pejcic – chitarre, basso, synth
Mattia Sottana – voce, synth
Nicola Fregona – batteria