RECENSIONE: Inbound Legacy – Death and Love
Se vi dicessi Gig-Band, voi cosa rispondereste? Beh, per chi non lo sapesse, è un progetto che raccoglie artisti da più fronti: chi suona, chi scrive, chi disegna. Si potrebbe quasi definire la quinta essenza dell’arte.
Gli Inbound Legacy sono proprio questo: un gruppo che ha intenzione di sfornare solo Concept Album ispirati alle storie di Tony Kish, voce del gruppo. La Band nasce nel 2013 a Roma e sta attualmente lavorando al primo lavoro inedito, ma nel frattempo ci danno un assaggio della loro vena creativa con questo EP.
Death and Love è un lavoro dalle mille sfaccettature e, se qualcuno mi chiedesse di inquadrarlo in un genere, non credo di poterci riuscire. Fanno Rock, nel modo più ampio e ricco possibile: è un po’ hard, un po’ prog, un po’ southern e un po’ classic. Death and Love, canzone che dà il nome all’album, ed A Pearl Like The Sun sono le classiche ballad che ci stanno sempre bene in lavori di questo tipo; poi però arrivano pezzi come Revolution Inboud e Slut Me che quasi sfiorano sonorità metal. Insomma un mix coinvolgente che non annoia mai.
Questo EP è solo un biglietto da visita, in vista del prossimo progetto più grande, quel Concept Album che andrà a coinvolgere oltre 20 musicisti tra batteristi, bassisti, archi, coriste, tastiere e tante chitarre in un unico album. Il tutto accompagnato da rappresentazioni grafiche e visive (Art-book e Video).
Non ci resta allora che rimanere sintonizzati!
Voto:
(4 / 5)Link Utili:
TrackList:
- Revolution Inbound
- A Pearl Like The Sun
- Slut Me
- Death and Love
Formazione:
- Tony Kish Molinari – Lead Voice, Guitars, Piano
- Claudio Bellisari – Guitar/backing Vocals
- Chris Schirò – Drum
- Stefano Silvestri – Bass