LIBRO DEL GIORNO: Un giorno questo dolore ti sarà utile – Peter Cameron
«E’ vero cosa?’ ha chiesto. ‘Che sono disturbato’. Pensavo al significato di questa parola, e che cosa volesse dire veramente, come quando si disturba la quiete o la televisione è disturbata. O quando ci si sente disturbati da un libro o da un film, o dalla foresta vergine che brucia…O dalla guerra in Iraq.»
“Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Peter Cameron racconta la storia di James, un ragazzo di 18 anni che vive a New York. James vorrebbe comprare una casa nel Midwest che -sfortunatamente per lui- non può acquistare. Nell’attesa di non andare all’università, lavora nella galleria d’arte della madre, nella quale nessuno, però, compra mai niente. Ed è proprio in quest’ambiente vuoto che il ragazzo, appiattito dalla noia e spinto dalla voglia di piacere a qualcuno, per non rivelare la propria identità, si inventa un profilo su una chat per adescare il suo amico, nonché collega, omosessuale, creando un conflitto in entrambi… I puntini di sospensione sono un espediente abusato. È un libro che chiede solo di essere letto, perché insistere troppo sugli sviluppi dell’intreccio –fattore ricorrente nei romanzi di Cameron– rischierebbe di mettere in ombra la strana grazia che pervade questo libro.
James è ragazzo di indole solitaria, che riesce a parlare solo con la nonna, la quale sembra essere l’unica persona sulla faccia della terra a comprenderlo, nonostante la differenza di età e lo stile di vita così lontano dal suo. Viene considerato da tutti un disturbato, addirittura dai propri genitori, che lo mandano da una psichiatra che cerca di fargli affrontare verità taciute, per scoprire infine il fondo della verità.
Forse tutti considerano il ragazzo “disadattato” per i suoi silenzi dati come risposte e per il suo apparente distacco da ogni cosa, ma oltre il parere comune della gente c’è dell’altro. Ci sono parole che non vengono dette, alcune sono appena accennate, altre semplicemente pensate; frasi che non vengono rivelate neppure del tutto a se stessi. Ci sono spazi vuoti che vanno riempiti, spazi dove si accumulano troppi concetti e troppe emozioni che sembra difficile persino respirare. Peter Cameron spinge continuamente il lettore ad entrare nella testa del giovane protagonista per capire quali siano i suoi pensieri e cosa lo induca a comportarsi in quel modo. Alla fine dei conti, James ha un solo problema: non riuscire a rapportarsi con chi gli appare superficiale.
Un libro leggero ma intenso. Un libro che sono sicura ricorderà a chiunque di voi un amico, un cugino, oppure voi stessi.
Mary Ministrica