RECENSIONE: Old Rock City Orchestra – Once Upon a Time
Gli Old Rock City Orchestra sembrano usciti da qualche locale dei sobborghi statunitensi degli anni ’60-’70. Perché? Principalmente per la voce di Cinzia Catulacci, che mi ha catapultato proprio in quel periodo ed in quei precisi luoghi.
Il gruppo nasce nel 2009 con l’intenzione di manipolare la vecchia e cara tradizione rock/blues aggiungendoci, però, l’elemento orchestrale. Ne esce fuori Once Upon a Time, album d’esordio della band; un vero e proprio coro all’unisono di musica e voci. Disco che nasce sotto il buon auspicio di un diffuso consenso, non solo in terra nostrana, ma anche all’estero; un elemento, questo, che permette alla band di promuovere fin da subito il proprio debut album su larga scala.
Musicalmente un ottimo intreccio: dagli assoli tipici del rock alle ritmiche di batteria e tastiera figlie, invece, del blues. Il tutto valorizzato da una produzione più che buona.
Forse eccessivamente penalizzata la voce di Cinzia che, nonostante le potenzialità (e si sentono!), non riesce proprio a sprigionare tutta la sua forza. Quasi imprigionata nelle stesse trame che tutti gli strumenti, abilmente, riescono a tessere.
Globalmente un debutto ampiamente sufficiente. Una band che deve ancora trovare la strada per esprimere a pieno il suo potenziale, ma che sicuramente ha cominciato a percorrere un sentiero che lascia ben sperare. Aspettiamo fiduciosi.
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Voto: (3 / 5)
Tracklist:
- Stand Up
- Another Flower
- Black hand in the sky
- Ufo
- This is the last day
- Once Upon a Time Rock’n’Roll
- I want to keep on dancing
- Tonight without you
- Swan Of the Lake
Formazione:
- Cinzia Catalucci – Voce, tastiera, percussioni
- Raffaele Spanetta- Chitarra,voce
- Giacomo Cocchiara – Basso , chitarra acustica, cori
- Mike Capriolo – batteria, percussioni, sintetizzatore, cori