“Sui passi della musica – Lucio Battisti”, intervento di Anna Berloco
Torniamo, dopo un periodo di pausa, a riportare gli interventi sui più illustri cantautori italiani, tenuti da alcuni studenti del Collegio Universitario Villa Nazareth di Roma in occasione dell’annuale seminario nella splendida località di Dobbiaco.
Precedentemente abbiamo pubblicato gli interventi su Giuni Russo, Angelo Branduardi e Rino Gaetano. Oggi diamo spazio su Interstella mag. ad uno dei più illustri innovatori della musica leggera italiana. Preferiamo dunque lasciare le presentazioni all’intervento di Anna Berloco. Buona lettura, interstellari!
LUCIO BATTISTI: PENSIERI E PAROLE di Anna Berloco
Nato a Poggio Bustone, provincia di Rieti, nel 1943, esordisce come compositore nel 1965 con Se rimani con me, scritta per i Dik Dik. Grazie alla talent scout Christine Leroux, incontra Giulio Rapetti, in arte Mogol, con il quale dà vita ad uno tra i sodalizi artistici più fecondi nella storia della musica italiana. Tra i primi brani composti assieme, Per una lira, eseguita dai Ribelli, diverrà in seguito il suo primo singolo.
Il 1967 è l’anno di 29 settembre, tra le più famose canzoni dell’Equipe 84. In questa fase Battisti è sconosciuto al grande pubblico; preferisce scrivere testi per alcuni dei più famosi gruppi e cantanti italiani tra i quali, oltre i sopracitati, è possibile ricordare: i Camaleonti, con cui si esibisce nello show Speciale per voi di Renzo Arbore, e Patty Pravo –Il Paradiso.
29 settembre
Questo brano è considerato il primo brano italiano di rock psichedelico, anticipando di tre mesi persino Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, considerato il capolavoro mondiale di quel genere.
Tra gli aspetti maggiormente innovativi di questo brano, la presenza di un vero speaker radiofonico della RAI ingaggiato per l’occasione, che annuncia un giornale radio con la data del giorno in cui è ambientata la canzone e quella del giorno successivo. Il testo racconta la storia di un tradimento.
Battisti reinterpretò questa canzone nel 1969, all’uscita del suo primo album, Lucio Battisti; la sua interpretazione è molto più tradizionale rispetto a quella dell’Equipe.
Il primo, vero successo di Battisti può esser considerato Balla Linda, eseguita al Cantagiro del ’68 e nota poi anche negli Usa.
Il 1969 è un anno fondamentale nella carriera del cantante reatino. In questo anno, infatti, partecipa al Festival di Sanremo con Un’avventura, trionfa al Festivalbar con Acqua azzurra, acqua chiara e fa uscire uno dei pezzi più venduti nella storia della canzone italiana, Mi ritorni in mente. Nel 1970 appare la fortunata raccolta Emozioni che rimarrà ai primi posti in classifica per diciannove settimane, preceduta dal singolo Fiori rosa fiori di pesco; nell’estate del 1971 compare il suo terzo album, Amore e non amore, che rompe con la tradizione musicale del cantautore, attraverso l’introduzione di una serie di argomenti innovativi per l’epoca come nella canzone Dio mio no, censurata dalla Rai per la situazione erotica cui allude. Intanto la sua attività di compositore per i colleghi tocca i propri vertici nella collaborazione con Mina, Bruno Lauzi, i Dik DiK e i Formula 3 Il singolo il 1971 è l’ultimo anno della sua collaborazione con la Ricordi con il singolo Pensieri e parole.
Pensieri e Parole
Pensieri e parole/Insieme a te sto bene è il 10º singolo di Lucio Battisti, uscito il 4 maggio 1971 per la casa discografica Dischi Ricordi.
“La peculiarità del brano sta nell’intreccio di due melodie distinte, le quali sono prima cantate separatamente per poi fondersi successivamente e nella seconda strofa. Lo stesso ritornello prevede un impasto vocale nella seconda metà dello stesso. Le due voci suggeriscono, dal titolo della canzone, l’accavallarsi dei pensieri e delle parole durante un confronto tra due innamorati in un momento cruciale della loro relazione”.
Siamo nella fase più matura dell’artista lontana dai primi testi come Dieci ragazze su cui ironizzerà anche lo stesso Nanni Moretti in Bianca.
Il genere musicale è indefinibile siamo vicini al R’n’B ed ai Beatles ma la costruzione della canzone, intesa come genere musicale e come componimento poetico vero e proprio è ardita e non ha a che vedere con la classica struttura della canzone italiana strofa-ritornello – inciso.
Come si può sentire i testi di Battisti sono lontani dall’impegno politico di quegli anni (eccezion fatta per una cover di Let the Sunshine In). I temi trattati sono quelli dell’amore e dell’abbandono.
Nel novembre dello stesso anno, con La canzone del sole, inizia il sodalizio con la neonata etichetta Numero Uno: per essa, Battisti inciderà i suoi 33 giri più importanti, a partire da Umanamente uomo: il sogno (1972). Di qui in avanti, i successi del duo Mogol-Battisti non si contano più: si va da I giardini di marzo a E penso a te, da Il mio canto libero a Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi…, da Il nostro caro angelo ad Ancora tu.
L’album Una giornata uggiosa (1980) segna la fine della partnership con Rapetti: si apre una seconda fase della carriera di Battisti, caratterizzata dal sodalizio – iniziato nell’82 – col paroliere Pasquale Panella e da album semisperimentali, da Don Giovanni (1986) a Hegel (1994).
Hegel
Cio che è interessante notare in questa fase è la scomparsa totale dei pensieri di Battisti così come espressi nella sua collaborazione con Mogol. I testi della fase con Panella sono testi ermetici. Panella stesso è definito da molti critici un enigmista, i suoi testi sono ricchi di rimandi e di evocazioni. Per quanto concerne la parte propriamente più musicale in questa fase è possibile notare una difficoltà nella fusione tra testo e musica sembra quasi che panella e Battisti viaggino su due binari paralleli l’uno con la sua scrittura ermetica e raffinatissima allo stesso tempo, l’altro con le sperimentazioni musicali elettroniche che erano molto in voga negli anni ’80.
Questi testi furono apprezzati dai critici meno dal pubblico.
In seguito Battisti smetterà di lavorare per ritirarsi nella sua casa di campagna. Morirà poco dopo, per una rara malattia del sistema linfatico, a Milano nel 1998.
Link utili: Collegio Universitario Villa Nazareth | articolo Sui passi della musica – Giuni Russo | articolo Sui passi della musica – Angelo Branduardi | articolo Sui passi della musica – Rino Gaetano | Lucio Battisti (Wikipedia)