RECENSIONE: Fankaz – Burning Leaves Of Empty Fawns
Il nome di questa band skate-core ferrarese è già di suo tutto un programma: Fankaz, come a voler ribadire l’essenza intrinseca che caratterizza ogni musicista. Tutti un po’ inconcludenti a modo loro, tutti un po’ fancazzisti. Non è proprio questo però l’ingrediente fondamentale per un album che funzioni?
Burning Leaves Of Empty Fawns è un gran concentrato di influenze, un disco variegato, non semplice da inquadrare. La moltitudine di strade battute dai nostri sfociano in uno skate-core, melodico e tecnico allo stesso tempo. Si tratta di un agile compromesso per lasciare alla voce ed alle chitarre un sostanziale spazio melodico, senza però dimenticare in nessuna traccia quelli che sono i capisaldi dell’hardcore americano. Una commistione straordinariamente riuscita, un altro centro per la Overdub Recordings (che avevamo avuto modo di conoscere con La dodicesima Notte).
Nonostante le 14 tracce (forse troppe) il labor limae dei 4 ferraresi scorre via piacevole, senza intoppi e brani particolarmente sottotono. Un disco che non rivoluziona un determinato modo di suonare, ma che è ben fatto e costruito con grande padronanza. Una band matura, forse finalmente pronta anche al grande salto a livello europeo. Una produzione che forse sarebbe potuta essere davvero memorabile con un lavoro di scrematura più consistente, aspetto che probabilmente avrebbe rinforzato la struttura ed il concept melodico del disco.
Nel frattempo godiamoci Burning Leaves Of Empty Fawns senza troppi “se”. Un ottimo album, consigliato anche a tutti coloro i quali si considerino estranei a questo genere. I Fankaz sapranno tirarvi dentro, senza troppi compromessi.
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Voto: (4 / 5)
Tracklist:
- Intro
- A World On Fire
- We Are Broken
- Breath Out, Breathin
- The Savior Of The South Pole
- A Treatise On How To Leave People…
- Calcall It Boredom
- The Comedian
- Now, Think.
- I’m So Fuckin’ Pissed Off!!!
- Break Your Chains
- Lost Memories
- Hawalian Flowers
- Behind Her Eyes
Formazione:
Ricky – voce, chitarra
Mora – voce, basso
Pole – batteria
Elio – chitarra
Una risposta
[…] in Italia che in Europa. Il tutto grazie all’uscita di Burning Leaves of Empty Fawns (trovate QUI la recensione), disco straordinariamente accolto da critica e pubblico. Questo è quello che ne è […]