FILM DEL GIORNO: Train de vie – Un treno per vivere
Molti sono i film che trattano la storia dell’olocausto, la cosiddetta shoa… Da quelli famosi e acclamati, come Il Pianista -dove il bravissimo Adrien Brody interpreta un pianista ebreo sopravvissuto a di tutto e di più- fino a film più antichi e sconosciuti, dove il bianco&nero della pellicola gioca un ruolo fondamentale nel rendere ancora più crudo un argomento che di suo lo è tanto (da vedere The Ambulance, anno 1961).
Oggi voglio proporvi ancora un altro film che racconta delle deportazioni di ebrei che, però, seguendo l’orma di La vita è bella, imposta il racconto di questa drammatica storia in un modo ironico e comico.
Train de vie, uscito nelle sale nel 1998, diretto da Radu Mihăileanu, narra la storia di uno dei tanti shtetl (dal yiddish “piccolo villagio ebraico”) che, venendo a conoscenza delle deportazioni dei villaggi vicini, decidono di mettere in scena una “finta deportazione”, organizzando un vero e proprio (finto)treno tedesco, così da poter scappare verso la terra promessa: la Palestina. Infatti nel corso del film alcuni abitanti del villaggio, scelti dal consiglio dei saggi, vengono “addestrati” da un insegnante tedesco ebreo, unitosi alla causa, a comportarsi da veri nazisti per non rischiare di essere scoperti nel caso si ritrovino davanti vere truppe della SS.
Un film molto divertente -con una colonna sonora da paura, composta da Goran Bregovic- nel quale vengono evidenziate con molta ironia e comicità le caratteristiche più buffe e divertenti non solo degli ebrei ortodossi, ma anche dei nazisti, comunisti e degli zingari (quest’ultimo popolo destinato alle stesse ingiustizie e sofferenze del popolo ebraico, come di altre piccole entità per la maggior parte delle volte ignorate).
Piccola parentesi: Siate pronti per il finale. Buona visione, Interstellari!