Cj Ramone + Deathwood live@Tipografia (PE) – 17 ottobre 2013
Sei sotto una tiepida giornata di settembre, nella solita routine quotidiana di noioso lavoro d’ufficio, quando ad un tratto arriva uno di quei messaggi che ti cambia la giornata: “Hai da fare il 15 ottobre? C’è CJ Ramone a Pescara ed ad accompagnarlo ci sono Jonny “2 Bags” Wickersham e David Hidalgo Jr. dei Social Distortion”. L’entusiasmo è stato grande dall’inizio e arrivato il fatidico 17 ottobre ci rechiamo nel locale, Tipografia(PE) dove si svolge la serata organizzata dall’associazione culturale Mutiny. Un paio di birre al volo e via con lo show: il gruppo di apertura sono i “Deathwood”, che da subito hanno coinvolto il pubblico con il loro horror punk sfacciato e irriverente, apertura senza compromessi con “Lake of the Undead” seguita da altri brani contenuti nel loro primo Ep omonimo come “You are Dead” e “The Victim” insieme a numerosi inediti dal ritmo travolgente che hanno ben saputo scaldare e preparare il pubblico per i “Pezzi da 90” che avrebbero suonato di li a pochi minuti. A chiudere le danze di questa opening act degna di palchi ben più grandi e prestigiosi la cover di “Die Die my Darling” dei Misfits, canzone alla band molto cara dati i loro trascorsi da cover band di ques’ultimo gruppo.
Quindici minuti di pausa tra una band e l’altra, il che significa altre tre birre e svariate sigarette, ed ecco che le luci vengono meno, dalle maestose casse dell’impianto del locale si sprigiona la potenza e la carica della ben nota “Cavalcata delle Valchirie” di Wagner (un intro secondo solo a “The Ecstasy of Gold” prima di un concerto dei Metallica), ed ad un tratto eccoli li, i tuoi miti, membri di due delle più grandi punk-rock band mai esistite, gente che quando avevi 15 anni e attaccavi le cuffiette al tuo walkman (ebbene si a quei tempi si girava ancora col walkman) non avresti mai sognato di poter incontrare, che aprono le danze con la mitica, famosissima, ma mai stancante “Blitzkrieg Bop” dei Ramones seguita da altri evergreen dell’ensemble americano a cui apparteneva il bassista Cj Ramone, intervallati da numerosi brani del suo ultimo album, brani che ci dimostrano quanto la voglia e la grinta dei tempi andati non sia venuta meno, e che con pochi accordi ben piazzati riescono a piacere dove molte altre band hanno fallito o stanno fallendo.
In ordine di ascolto hanno deliziato le nostre orecchie con brani come “What we gonna do now” , la romantica “You’re the only one”, e via con altri pezzi dei Ramones che rivelano la vera natura del concerto: il pubblico esplode è una bolgia da girone dantesco, adolescenti imberbi e punk d’annata lì uniti e scatenati in un baccanale del duemila a celebrare non il dio Dioniso, ma questi tre tipacci che hanno fatto del palco il loro altare. Non un attimo di pausa, un’ ora e venti di rock&roll gestito sapientemente da Cj e Hidalgo, ma più di tutti da Jonny “Two Bags”, vera rivelazione della serata: senza alcun tipo di sbavatura, riesce dove a volte non riescono due chitarre insieme, con delle ritmiche rocciose, assoli coinvolgenti e i suoni magistrali, in una fusione perfetta con gli altri due membri.
Come in ogni concerto che si rispetti ad un certo punto una finta fuga dal palco, tre minuti di pausa e via con l’encore gli ultimi tre pezzi : “Here today gone tomorrow”, “I wanna be sedated” durante la quale tra il pubblico è successo di tutto, tra residuati bellici degli anni 80 che salivano cantando sul palco e donne vistosamente eccitate che mettevano in mostra la loro mercanzia ai tre fortunati che stavano suonando.
A chiudere le danze (questa volta per davvero) un’inaspettata cover dei Motorhead: “R.A.M.O.N.E.S.”; un ultimo assaggio di tre grandi musicisti che, in poco più di un’ora, hanno saputo riportare indietro nel tempo di 30 anni un’intera città; un concerto in una piccola grande realtà, reso possibile da tanti ragazzi (sia i musicisti che gli organizzatori) che nella musica non hanno mai smesso di credere e che hanno raccolto i frutti dei loro sforzi e della loro passione, lasciando a tutti noi tanta voglia di buona musica.