Don’t throw it, play it! – Intervista ai BAMBOO
I bambini, è risaputo, hanno capito tutto della vita: non pensano al passato nè al futuro, si buttano anima e corpo nel presente e di questo sono felici.
I bambini hanno capito tutto perfino della musica. Sanno perfettamente che le pentole sono gli strumenti a percussione migliori del mondo, che un ventilatore è il microfono effettato più figo che ci sia, e qualche dozzina di altre cose che poi quando si è un pò più grandi, quasi sempre si finisce per dimenticare.
Anche i ragazzi di cui vi parlerò oggi, che assieme formano un gruppo chiamato Bamboo, sono diventati ormai grandi, ma la fortuna ha voluto che non si siano dimenticati affatto di quanto imparato quando erano bambini.
Il progetto Bamboo nasce da un laboratorio musicale ideato da Luca Lobefaro, incentrato sull‘ insegnamento della musica e in particolare del ritmo, attraverso l’utilizzo di oggetti (quasi esclusivamente materiale riciclato come ad esempio bidoni, pentole ed elettrodomestici) al posto di strumenti tradizionali.
A partire dal 2010 il gruppo ha assunto la sua formazione definitiva (5 musicisti che in altri contesti suonano anche strumenti tradizionali: si tratta infatti di tre batteristi, di un chitarrista e di una cantante)
Noi di Radio Interstella, al termine di una loro live performance che non mi pento di definire assolutamente spettacolare nonchè una delle cose più originali viste da parecchi anni a questa parte , abbiamo avuto il piacere di scambiarci 4 chiacchiere, in particolare con Luca, colui dal quale è nato tutto il progetto.
Questi i vari argomenti affrontati:
I Bamboo e loro scelta di non utilizzare effetti che modifichino il suono dei loro “strumenti” (così da poterne apprezzare le caratteristiche naturali) e la conseguente importanza nella ricerca dello strumento stesso
“La scelta degli strumenti in realtà è meno curata, in maniera voluta però, di altri gruppi che fanno il nostro genere..questo perchè cerchiamo di non snaturarli..il bidone lo suoniamo per quello che è, il tubo lo suoniamo per quello che è, così come li troviamo..quindi chiaramente andiamo per frequenze, ci sarà quella ferrosa, quella un pò più calda..quindi quello che facciamo è pensare a degli oggetti, chiuderci in un casale per 3 giorni in una full immersion, e in 3 giorni di prove alla fine esce un pezzo..ovviamente fare dei pezzi è molto difficile e il rischio di ripetersi alto, proprio per evitare questo ad esempio non abbiamo una postazione fissa, ogni canzone cambiamo completamente tutto il set..diciamo che in questo senso siamo abbastanza integralisti, ossia non ci piace riusare lo stesso strumento..a parte i bidoni che ci fanno da cassa e bene o male servono sempre, ma per il resto ogni oggetto ha il suo pezzo, non ripetiamo quasi mai! E anche in questo senso mi riallaccio al discorso degli effetti..nel senso che ci limitiamo a dei microfoni per amplificare il suono e un pò di riverbero per dare l’ambiente che dal vivo non c’è, questo perchè vogliamo garantire che la sorpresa da parte del pubblico sia ricambiata da un prodotto onesto, genuino..”
Temi che sembrano stare particolarmente a cuore a questi ragazzi, come ad esempio quello del riciclo, e più in generale la sensazione ci sia da parte loro una certa sensibilità verso tematiche ambientali..
“Diciamo che cerchiamo di non abusare dell’ “ondata ecologica” che c’è da un pò di tempo a questa parte..nel senso che non ci sentiamo e non vogliamo passare come paladini della bandiera dell’ecologia..a noi interessa suonare e fare un bel prodotto, poi però hai detto bene il video (si riferisce a SuperTechno n.d.r.) abbiamo scelto di farlo in una discarica proprio per sottolineare il nostro interesse al non buttiamo le cose..il nostro slogan non a caso è “don’t throw it play it”…e insomma poi ognuno di noi singolarmente ci tiene molto all’aspetto ecologico..”
Come vive una band “atipica” come i Bamboo, il fatto di stare all’interno, o comunque di dover avere a che fare con un certo tipo di sistema musicale..
Io e molti di noi insegniamo uno strumento, cercando sempre di spingere i nostri allievi a prodotti originali..in questo senso ci piacciono molto le realtà indie (anche se oramai si è perso un pò il significato della parola indie).. ci piace essere indipendenti, nonostante abbiamo una piccola etichetta, che tratta però comunque solo realtà piccole..se in questo momento ci chiamasse un’etichetta molto più grande la bocceremmo per tanti motivi..ci piace proprio questa realtà del promuoversi un pò da soli, di fare i loghi o da soli o con amici grafici, il sito lo stesso..lo troviamo interessante insomma..levare un pò dal lusso la musica e suonarla ma senza fare una protesta contro qualcuno o qualcosa..perchè io rispetto tutti…anche Gigi D’Alessio
Un gruppo come i Bamboo, e lo dite voi stessi, ha bisogno di essere visto e non solo ascoltato per essere apprezzato pienamente..da qui la scelta di un dvd in uscita ad Ottobre..
“Il dvd l’abbiamo fatto dentro a una casa di un’amica, una location molto bella perchè si tratta di una casa in aperta campagna in un posto bellissimo del Lazio..è una casa antica e moderna nello stesso tempo, e ci sembrava proprio adatta a noi..il lato più affascinante di questa casa è che entra un sacco di luce e che si vede tutto..le vallate, gli animali in lontananza..e noi nel dvd siamo sempre in questa sala come se stessimo facendo un concerto per noi stessi.
La scelta del dvd è stata una scelta obbligata..noi andiamo visti non solo perchè siamo bellissimi (confermo n.d.r.) ma anche perchè chiaramente se senti il basso e non capisci che è fatto da un righello o se senti un suono synth e non capisci che lo produce un phon, un asciugacapelli o uno spazzolino da denti l’incanto si perde un pò..”
In chiusura, il consiglio che dò a voi lettori è semplice e rapido ed è quello di andare ad un loro live, vi garantisco che non ve ne pentirete e che anzi farete di tutto per vederli una seconda volta!
A quei 5 giovinastri rimasti un pò bambini che prendono il nome di Bamboo faccio un in bocca al lupo gigante per l’imminente uscita del dvd e per il proseguio del progetto, e un ringraziamento di cuore per lo splendido live e per la simpatica chiacchierata…sperando di ripetere al più presto!! Bam! Boo!!
I Bamboo sono:
Massimo Colagiovanni
Claudio Gatta
Luca Lobefaro
Valentina Pratesi
Davide Sollazzi