I Noiseful Silence si raccontano..la nascita di “Shades of Red”..
Conosciamoci meglio! Presentate il progetto ai nostri lettori!
Ciao a tutti!! Il progetto Noiseful Silence prende vita nel 2006 a Firenze. Il sound che caratterizza inizialmente la band è di stampo Nu Metal, ma nel corso degli anni ritrova elementi riconducibili al post thrash, death core, hardcore ed all’elettronica. Dopo i molteplici cambi di line-up avvenuti nei primi anni, la band trova l’alchimia giusta nel 2009 e tutt’ora la formazione resta invariata. In questi anni abbiamo registrato due EP, avuto un’assidua attività live e proprio in questi giorni è uscito il nostro primo album “Shades Of Red”.
Primo disco in uscita: da quanto ci lavorate e quanto è stata dura raggiungere questo traguardo?
Il lavoro svolto affinché “Shades Of Red” prendesse vita è stato molto sentito, lungo e travagliato, ma sono stati proprio questi ostacoli che ci hanno fatto apprezzare maggiormente gli sforzi, tramutandoli in soddisfazione. Come già detto prima, questo è stato il nostro primo approccio a livello discografico, con tutte le difficoltà che comporta una produzione e una registrazione professionale di un disco, molto differente dal far uscire un EP auto prodotto. La tracklist di “Shades Of Red” vede al suo interno alcune idee e riff già esistenti da tempo, altri composti nell’ultimo anno, ed altri creati addirittura in fase di registrazione.
Nonostante presumo che ogni singola parte suoni per voi perfetta, c’è qualcosa che ad oggi, con il lavoro finito tra le mani, cambiereste?
Si, siamo molto orgogliosi del risultato finale! Beh, sicuramente ognuno di noi vorrebbe cambiare qualcosa all’interno del disco, anche perché la produzione è iniziata circa due anni fa, e come accade a chiunque, i gusti musicali cambiano molto nel corse del tempo. Siamo cinque teste con cinque approcci estremamente differenti alla composizione, quindi definire qualcosa che cambieremmo nel dettaglio penso sia molto complicato.
Ho avuto modo di notare che l’elettronica all’interno della vostra dimensione (salvo rare eccezioni) assume una posizione di contorno, mai predominante ma sempre importante. Scelta voluta?
Certo. In fase di produzione le chitarre hanno svolto un ruolo primario. Gi arrangiamenti delle parti di elettronica sono stati concepiti per amalgamare il tutto e per accrescere la sezione armonica. Usiamo synth, pad e campionamenti da sempre: dai primi due Ep autorpodotti, ai lavori un po più recenti come il singolo “A Lie To Believe In”. Inoltre pensiamo che usati in maniera intelligente, possano essere un ulteriore elemento di “contraddistinzione” per una band.
Parlando di queste “eccezioni” non posso che citare il pezzo “Petal in the green”. Sicuramente si tratta di una esplorazione all’interno di un genere differente. Può essere una delle vostre tendenze future?
“Petal In The Green” è il brano che evidenzia maggiormente la nostra esigenza di “osare” e sperimentare. Chissà..forse un domani potremmo anche concepire un album privilegiando synth ed elettronica…siamo sempre aperti alle novità!
Quanto è importante per voi, in virtù del genere proposto, la dimensione live?
Il live è tutto!!! Crediamo che qualsiasi musicista crei, componga e studi al fine di salire su un palco e finalmente potersi esprimere. Non ci sarebbe soddisfazione nel creare qualcosa e non poterlo proporre dal vivo. Ciò che ti arricchisce è il contatto con le persone, con chi ti viene ad ascoltare, inoltre vedere e conoscere posti e persone nuove è sempre un esperienza magnifica.
Quali sono i generi distanti dalla vostra musica che ascoltate maggiormente? (e che quindi vi hanno influenzato in maniera indiretta?)
I “Noiseful Silence”, come ho detto in precedenza, sono composti da cinque persone totalmente diverse riguardo ai gusti musicali. Non vi nascondo che in passato questa sia stata la causa di disaccordi e litigi in ambito compositivo. Poi però con il tempo, vista la grande alchimia e rispetto reciproco che c’è tra noi, abbiamo fatto si che diventasse il nostro punto di forza. Sicuramente tra i generi che hanno fatto si che la nostra musica prendesse forma c’è il Nu Metal anni 90, Il Grunge, Il Thrash anni 80. Andando a cercare però i generi più “distanti” troviamo sicuramente l’ambient, il trip hop, il black metal, l’hip hop, il post rock, ma anche il blues, la fusion, il country etc…Potrei stare ore ad elencarti tutte le influenze che abbiamo ricevuto indirettamente.
Parliamo della scrittura dei brani. Qual’è l’iter compositivo? Come nasce la vostra musica?
Normalmente tutto parte da un riff di chitarra o da varie idee che possono riguardare o una linea vocale o una melodia di synth. Poi ci ritroviamo a casa davanti al multitraccia e facciamo si che le idee prendano la giusta direzione.
Tour, date, festival in programma? Fatevi un po’ di pubblicità!
Il 14 Giugno abbiamo tenuto la data di presentazione del disco. Come ogni release party che si rispetti abbiamo eseguito tutti i brani di “Shades Of Red” e la cosa più bella è stata la risposta del pubblico. Ci siamo divertiti come non mai. Al momento stiamo lavorando al tour promozionale dell’album che partirà verso Settembre/Ottobre e toccherà sia l’Italia, che qualche città estera.
Con l’uscita del disco solo live o ricomincerete a scrivere da subito?
Non ci fermiamo mai, abbiamo già ricominciato a comporre roba nuova per il prossimo album. Ovviamente, la priorità adesso sta nel promuovere nel giusto modo l’album che è appena uscito, quindi i nostri maggiori sforzi sono concentrati su “Shades Of Red”.
Vi ringraziamo di cuore per aver concesso questa intervista, avete dediche speciali?
Grazie a voi ed a tutta la redazione di interstella! La nostra priorità nei saluti va sicuramente a tutte le persone che in questi anni ci hanno seguito e ci hanno supportato! Senza di loro non saremmo dove siamo adesso. A brevissimo saremo sui palchi di gran parte d’Italia e non solo, a promuovere “Shades Of Red”. Se anche voi volete essere abbagliati dal rosso…seguiteci su facebook per tutte le news!! Stay Noise.
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