Album del giorno + Live Report : Fenster con Bones
Domenica 30 Settembre 2012
Serate noiose a Pescara quando sono lì di rifugio dall’idea mentale di una ipotetica, quanto paradossale noia bolognese.
Per di più c’è la pioggia che ti constringe il cervello a pensare “no stasera non esco, tanto piove!” . Eh si, tanto già c’è poco da fare a Pescara. Altrimenti se la voglia di uscire è tanta, sei costretto a rinchiuderti da qualche parte. Solito cinema? Solito pub? No , ti prego basta.
Accendo internet, quasi a sentire (o sapere?) di andare a colpo sicuro con una cosa alternativa. Strana sensazione di svolta. Strana perché si è lì, nel momento sbagliato.
Chiamo Angela e le dico di prepararsi perché sarei passato a prenderla per portarla alla novità con me: i Fenster al Maze Eclettic Circle.
Arrivati con un po’ di ritardo, subito ci siamo informati quanto tempo era trascorso dall’inizio del concerto. Con curiosità iniziamo l’ascolto. Pareva un qualcosa di cupo, ripetitivo , “monotonante” sul tamburo. Qualche minuto e ci si accorge che da quel blob indistinto esce qualcosa di soffice, delicato , tenuto su , scosso un po’ qua un po’ là da una chitarra distorta , quel tamburo (o gran cassa) e queste vocine nordiche che paiono di un qualche gruppo indie rock inglese..
No, ma sono tedeschi ! Grande scoperta, alla fine del concerto.
Per un attimo mi è sembrato di essere in una festa per surfisti quando nell’aria giravano note prettamente hawaiane : era sicuramente Killer Surf Walker. Piccola deviazione sonora marineggiante. Non lontana però dal loro filo fiabesco .
Brulichii da sottobosco.. Echi di balene.. Voci filtrate in qualche setaccio lo-fi.. Sentori di elettronica grattuggiata e sparsa tra i brani..
Un ignorante direbbe che siamo al vaglio della scandinavia. No, non siamo da nessuna parte.
Qui i ragazzi di Berlino hanno dato vita ad un piccolo capolavoro , dall’inizio alla fine dell’album, o dalla fine all’inizio. A me piace ascoltarlo una volta da un verso e una volta dall’altro. Da Oh Canyon a Gespenster e vicersa.
Genere unico. Album unico. E’ come se avesse un Lato A e un Lato B . Lo ascolti da Oh Canyon fino alla fine e ti accorgi che dal candido e dallo spensierato si arriva ad una leggera oscurità, penetrabile però.
Da un sentore country-folk ad un pop virato su dark wave.
Il risultato al contrario non può essere che dal crepuscolo all’alba.
Addirittura in Fantasy II i berlinesi ricordano, in un mio tentativo di rapporti presenti, le chitarre degli XX in Basic Space oppure il ritmo di Heart Skipped a Beat, sempre degli inglesi. Provate ad ascoltarle sovrapposte! Nessun plagio, per carità, ma un accostamento libidonoso, seppur di generi totalmente diversi. In linea di massima quella chitarra dei Fenster sembra figlia di quella degli XX.
Ma vogliamo accostarci anche Crystalised?? No, dai basta così. Paragone finito.
JJ Weihl , Jonathan Jarzyna e Rémi Letournelle. Ecco i loro nomi.
Blow Up ha detto mesi fa che “questo disco potrebbe diventare un classico”.
Radio Interstella dice “questo disco è diventato importante e continuando a girare in tutto il mondo acquisirà sempre più pregio”.
Andiamo a vivere tutti a Berlino!
P.s.: prometto che i € 5 di Angela, come finanziamento per l’acquisto del disco, saranno restituiti 😉