Album Del Giorno: The Pains Of Being Pure At Heart – S/T
Il primo lavoro di questa indie band di New York, che porta il loro stesso nome, è un puro esempio di semplicità: un rockettino debosciato e senza pretese, da festa del liceo, con il cantante dalla voce acuta e le loro chitarre distorte per dare una parvenza di noise che, in fondo in fondo, si rivela solo una copertura per riff accurati e precisi come è per l’intero album. C’è però da dire che non è un ascolto che dispiace, ti tira su il morale e nelle giornate soleggiate e tiepide come quella di oggi è un vero e proprio toccasana. Immagino non sia questo l’obiettivo della band, che magari se la tira come tutti gli indie snob e pensa di essere portatrice di chissà quale novità; no,ragazzi miei, non portate nessuna novità con i vostri arrangiamenti e il vostro cantato che è solo una copia più distorta e modernizzata di quelli che erano i Feelies (e quella si che era una band che ha portato l’innovazione facendo evolvere il post-punk in un college rock coi controcoglioni), ma io vi voglio comunque dare uno spazietto per farvi conoscere ai nostri seguaci, che magari hanno bisogno di un albumetto semplice e diretto come questo vostro primo lavoro per far passare il doposbornia di ieri sera. Un revival delle sonorità di fine anni settanta insomma, che scorre veloce e preciso senza sbavature di alcun tipo, ascoltatelo e tornate in carreggiata che domani è lunedì e si riparte.
The Pains Of Being Pure At Heart – S/T (2009)
- Contender
- Come Saturday
- Young Adult Friction
- This Love Is Fucking Right!
- The Tenure Itch
- Stay Alive
- Everything With You
- A Teenager In Love
- Hey Paul
- Gentle Sons
“debosciato e senza pretese” ..questi trampò ci querelano haha
brutti snobboni
hahahahha dai le canzoni sono piacevoli da sentire; tipo quando hai voglia di sentire qualcosa di non impegnativo
Sisi ma infatti è così,l’unica cosa che mi fa arrabbiare è che hanno milioni e milioni di seguaci solo perché fanno parte della scena indie pur facendo,e cito il grande richard benson, musica “da balera, da feste condominiali, da sagra dell’uva”