Album Del Giorno: 4mat – Surrender
Nei bei tempi andati quando ci si ritrovava ancora tutti in sala giochi, quando il gioco era un arte da condividere anche con lo sconosciuto che aveva giocato prima di te, ai tempi dei giochi semplici ma terribilmente difficili, chi mai fece caso alla colonna sonora minimal di queste nostre avventure d’infanzia? Alcune sono passate alla storia (basti pensare a Tetris o Super Mario), altre facevano semplicemente da sottofondo alle nostre bestemmie mentre il boss del livello 6 ci faceva a pezzi. Queste piccole perle di elettronica minimalista sono i primi esempi di chiptune (o chip music, o 8bit music): cosa c’è di diverso dall’elettronica come la conosciamo oggi? Bhè qua non si fa uso di campionatori, ma si produce direttamente il suono dal chip sonoro della console, il che gli da quella conformazione gracchiante e stimolante che l’ha sempre caratterizzata. Il genere parte appunto dalle vecchie console come il Commodore 64 evolvendosi poi in altre piattaforme ludiche come Game Boy, Sega, Nintendo, insomma ha interessato appieno la produzione videoludica degli anni ’80 e ’90 con conseguente nascita di un gruppo di seguaci che non vogliono far cadere nel dimenticatoio questo genere di nicchia. Nasce così la comunità 8bitpeople (avevo già dato il link al sito ufficiale nella mia news su mario paint composer) il cui capostipite è Nullsleep, un grande compositore molto legato alla chip music di un tempo, che riesce a manovrare a livelli astronomici creando scorpacciate di bit che investono l’ascoltatore come un’onda d’urto pixelata. Altro grande del genere è,appunto, 4mat, che dopo 10 anni di assenza dalla scena torna nel 2011 con un album interamente autoprodotto ed inedito, che da uno scossone all’underground per salire nelle alte sfere degli artisti rinomati. Surrender è un lavoro che propone la chip music in chiave sperimentale, altalenando momenti facilmente riconducibili a lavori più commerciali come quelli dei Daft Punk, Mùm, Boards Of Canada, in cui il concetto di base del genere viene amalgamato con sonorità da dance floor, contornate da sperimentalismi funk e break, senza dimenticare le influenze elettro-ambient delle diverse tracce più brevi che fanno da collante a quelle in cui l’artista si sbizzarrisce di più, sciorinate impeccabilmente per quei 40 minuti circa che aprono e chiudono le porte della sala giochi di Matt Simmonds che si diverte come un pazzo dietro le sue strumentazioni. Il risultato è un album vivace, spensierato, che ammicca ai tempi d’oro contornandoli di nuovo, che saluta la generazione attuale invitandola a tornare bambina, ad inserire il gettone e continuare ancora per un po’ la sua partita, senza dimenticare che, al giorno d’oggi, ciò che conta è l’impatto della prima impressione, ed è dunque per questo che la semplicità di fondo della chip music di 4mat è smaltita e mascherata da questo incessate muro fatto dei migliori condimenti sonori che tanto vanno di moda al giorno d’oggi. Un’opera da provare, a mio parere, per poi addentrarsi nei meandri del genere, un modo per tenere viva la semplicità e la bellezza di questa musica minimalista, ma con un cuore grande e bellissimo.
4mat – Surrender (2011 Autoprodotto)
- La Pluie Tombe Dans Mon Coeur
- Montreaux
- Lovers
- Porcelaine
- Surrender
- Starfields
- Chipmusic Is Dead
- Moonrock
- Pretty Prairie
- Rodeo Deal
- Villette
- Solange (Demo)
- Vancouver
- Saint Joan (Demo)
- Soft Touch
Una risposta
[…] ha subito una svolta che ha i suoi pro e i suoi contro. Vi avevo già parlato molto tempo fa di 4mat e del suo album che lo ha riportato in auge dopo aver militato nella scena underground per una […]