RECENSIONE: Colonel Les Claypool’s Fearless Flying Frog Brigade – Purple Onion
Dopo varie disquisizioni mentali e bestemmie dovute alla scelta della mia recensione d’esordio sono stato infine spinto alla scelta più ovvia, cioè quella dell’album che più di tutti mi ha colpito per ingegno e creatività nell’ultimo periodo.
Molto possiamo dire sul fattore “rottura delle band”,che ha spesso conseguenze estremamente negative sulla produzione musicale di quello che prima era un solido gruppo affiatato che ora cerca sfoghi in solitaria con imbarazzanti e alquanto banali tentativi di album solisti o nuovi progetti (ma non è sempre così,è solo un mio pensiero).
Ma qui si parla dei Primus, e se si parla dei Primus si parla di Mister Claypool in persona che ne è l’anima assoluta. Non si parla nemmeno di una vera e propria rottura ma di un “momento di crisi”, ma anche una crisi ha il suo lato orrifico.
Devo dire che ero spaventato: spaventato dalla separazione di un gruppo storico come questo che ha segnato i miei più grandi movimenti di testa per una musica che mescola funk, metal, rock, noise, country e spaventato da ciò che poteva uscire fuori dalla mente di un Claypool che si ripropone sulle scene con una nuova formazione. Ma come al solito sottovaluto i miti, e con la sua Fearless Flying Frog Brigade il colonnello Claypool, che ama chiamarla la sua “band da crisi di mezz’età”, è di nuovo sulla cresta dell’onda.
Ora, c’è da dire che non si tratta dell’unico progetto esterno di Leslie, che già tentò la via solista con (ma guarda un po’) risultati imbarazzanti (ricordo gli album “Of Fungi And Foe” e “Of Wales And Woe”) e che continua imperterrito a far spuntare nuovi progetti come gli Holy Mackerel, il cui album”Highball With The Devil” ho trovato noioso, da abbiocco prematuro, tranne forse per il pezzo The Awakening), oppure ancora i Sausage o i Bucket Of Bernie Brains. Qui siamo su di un’altro livello ed è questo che principalmente salva l’intero album. Il distacco dal gruppo precedente è solo leggermente accennato e possiamo constatare un utilizzo maggiore di strumenti come il vibrafono o di effetti per il basso da videogioco anni ottanta, il tutto miscelato e shackerato a dovere nel puro giocherellare delle chitarre, della voce da operetta, dai ritmi scattanti e amorfi che tanto si legano al periodo precedente al progetto. Pezzi orecchiabili, che rimangono in testa, magari poco digeribili all’inizio come nel brano “David Makalster” proposto in salsa burlesca e in una seconda versione avantgarde, con associazioni strumentali al limite della sperimentazione.
Altra chicca,la nuova sigla di South Park con il pezzo “Whamola”, secondo contributo di Claypool alla serie a cartoni animati della quale compose anche la prima sigla con i Primus. Il pezzo che prediligo è “D’s Diner”, un’eccellente ballata sperimental funky con un basso che piglia allo stomaco. L’insieme è un concentrato di classe e follia, di allegria malinconica e di storie malate. Non credo rimpiangerete la vecchia formazione ascoltando questo album che, nonostante tutto, scorre via liscio e veloce senza che nemmeno ve ne accorgiate. Ma se le vostre orecchie non sono ancora venute a contatto con un gruppo rivoluzionario come i Primus, credo che il lavoro sarà di difficile comprensione e potrebbe sorgere spontanea e monolitica la questione:
“Ma che è sta roba?”
Voto: (8 / 10)
Link Utili: Sito Ufficiale di Les Claypool
Tracklist:
- Purple Onion
- David Makalster
- Buzzards Of Green Hill
- Log In The Tooth
- Whamola
- Ding Dang
- Barrington Hall
- D’s Diner
- Lightsinthe Sky
- Uponthe Roof
- David Makalster II
- Cosmic Highway
Formazione:
- Les Claypool: Bass, Vocals
- Todd Huth: Guitars, Vocals
- Jay Lane: Drums
- Jeff Chimenti: Keyboards
- Skerik: Saxophone
- Eenor: Guitars, Cümbüş